Lanciato il 26 novembre, il “50 Best Discovery” fa già discutere. Il nuovo vademecum per chi ama mangiare bene, nuova costola nata dalla famosa classifica di ristoranti e locali di tendenza, ha come mission quella di promuovere luoghi dove mangiare e bere bene… al di là dei 50 best. Quindi locali emergenti, talenti in crescita, luoghi dove degustare i migliori piatti tipici e via dicendo. Più che una classifica, una vera e propria banca dati del mangiar bene, studiata per i viaggiatori internazionali del gusto.
Ebbene, tra i 50 Best Discovery c’è un’unica pizzeria ed è “Pepe in Grani” di Franco Pepe, che viene descritta come ”il centro dell’universo della pizza, più volte designato come il posto migliore per gustare una delle ”esportazioni” più famose d’Italia. Una piccola stanza con un rivestimento in pietra bianca, grigia ed esposta che consente al forno a legna di essere al centro della scena”.
50 Best Discovery dedica a Pepe parole da stellato: “il pizzaiolo di terza generazione Franco Pepe è cresciuto alle corde dei grembiuli dei suoi genitori che gestivano una pizzeria lungo la strada. Il suo impasto è lavorato a mano in scatole di legno e mai refrigerato (l’unica tecnologia in cucina è un termometro), ma il suo approccio agli ingredienti è ferocemente moderno. Tra i condimenti ci sono capperi e acciughe dolci, fichi succosi, gorgonzola e patate con erbe di montagna”.
Promosso a pieni voti dal 50 Best Discovery, insomma, e affiancato a locali erroneamente più blasonati perché ormai certe pizzerie non hanno nulla da invidiare ai ristoranti più blasonati. Inutile dire che è stata enorme la soddisfazione di Franco Pepe, che per altro è abituato alle onorificenze e ai premi avendo trionfato al “Pizza Awards Italia 2019”, dove si è aggiudicato ben 4 premi (miglior pizzaiolo d’Italia, miglior pizza d’Italia, miglior pizza tradizionale d’Italia e miglior pizza della Campania). Non solo. Franco Pepe è stato il primo pizzaiolo nominato Cavaliere dell’Ordine “Al merito della repubblica Italiana” dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per il suo impegno in tema di formazione e la valorizzazione culturale della figura del pizzaiolo. Pepe ha ricevuto anche il titolo di “Ambasciatore del Gusto” e ben 6 spicchi dalla Guida Pizzerie d’Italia firmata dal Gambero Rosso. Insomma, un asso piglia tutto.
Franco Pepe è l’erede di una famiglia di panificatori che con lui giunge alla terza generazione. Nel 2012 apre Pepe in Grani, un luogo in cui si incontrano artigianalità, ricerca, accoglienza, formazione, attenzione alle materie prime e al territorio; un progetto che si arricchisce negli anni, basato sulla passione per un disco di pasta lavorato a mano che racconta i sapori autentici dell’Alto Casertano. Dal 2013 al 2018 il locale si ingrandisce e plasma secondo la volontà di Franco, che ne fa un tempio a 360 gradi della pizza, dove è anche possibile soggiornare, grazie due camere studiate e realizzate con il prezioso lavoro degli artigiani locali. Non solo: il locale consta anche di una sala Degustazione in cui è possibile abbinare le pizze ai vini del territorio (per chi lo desidera anche agli Champagne) e della celeberrima sala Authentica, luogo di incontro e di contatto diretto tra il pizzaiolo e cliente, con solo 8 sedute alle cui spalle c’è un piccolo forno a legna per approfondimenti didattici o confronti gustativi. Franco è anche noto per aver sdoganato la pizza dal ruolo di “peccato di gola”: ha infatti creato un menu funzionale che mette la salute al primo posto, grazie alla ricerca del giusto equilibrio tra i macronutrienti – carboidrati, proteine e lipidi – presenti nella pietanza, rapportandoli equamente alla presenza di fibra alimentare.
a cura di Atenaide Arpone
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