Sei chef under 40 che si stanno distinguendo nel panorama della ristorazione italiana e che diventano sempre più frequentemente una fonte di ispirazione i per gli chef del futuro, giovani allievi cuochi di scuole di formazione gastronomica come il Congusto Institute.
A chi si ispirano i cuochi del futuro? Scopriamo sei giovani chef talentuosi, che stanno portando avanti con grande passione il proprio lavoro. Chef under 40 che si stanno affermando nel panorama gastronomico nazionale. Professionisti che sono un esempio per i giovani allievi del corso di cucina professionale del Congusto Institute. Fonte di ispirazione e punto di riferimento per gli studenti che desiderano seguire le loro orme.
Davide Frigerio, Osteria Abbiccì, Seregno (MB) – chef
Davide Frigerio, classe 1992, è lo chef dell’ Osteria Abbiccì di Seregno, un locale gestito da un team di under 30. In sala c’è Gabriele Elli, figlio dello chef stellato Mauro Elli. Davide da sempre ha avuto una grande passione per la cucina, a partire dalla scelta di frequentare l’istituto alberghiero “Gianni Brera” di Como. Ha trascorso molto tempo in cucine di alto livello e considera Mauro Elli suo mentore. Cosa caratterizza la sua cucina? Una grande semplicità mai banale, e un lavoro si valorizzazione degli ingredienti di stagione e di qualità. La sua è una cucina che parte come omaggio alla tradizione italiana, ma che si concede un pizzico di originalità e tanta cura dei particolari.
Fabrizio Mellino, Quattro Passi, Nerano (Na) – chef
Fabrizio Mellino, classe 1991, è lo chef del ristorante Quattro Passi, tre stelle Michelin, a Nerano, in Costiera Amalfitana. Si può serenamente affermare che Fabrizio è letteralmente cresciuto in cucina, quella di suo padre Antonio, che ha fondato il ristorante nel 1983. Dopo gli studi all’istituto Paul Bocuse di Lione, ha lavorato in alcuni dei migliori ristoranti al mondo, come il Louis XV di Alain Ducasse e al Quique Dacosta Denia in Spagna. Lavora con grande passione il pesce, attento sempre al tema della stagionalità e della sostenibilità. La sua cucina è un omaggio alla sua terra, alla sua storia e alla sua cultura. Una perfetta esaltazione dei prodotti locali con creatività e tecnica, per un risultato di grande equilibrio tra passato e presente.
Davide Marzullo, Trattoria Contemporanea, Lomazzo (Co) – chef
Davide Marzullo, classe 1996, è lo chef di Trattoria Contemporanea, una stella Michelin, in una ex fabbrica di cotone a Lomazzo, in provincia di Como. Davide ha iniziato la sua carriera a 14 anni, dopo aver frequentato l’istituto alberghiero di Gallarate, ha lavorato in diversi ristoranti della zona. A 18 anni si è trasferito a Londra, ha avuto esperienze all’Hibiscus e al The Connaught, ma anche al Noma di Copenhagen con René Redzepi, mentre a Villa Crespi, da Antonino Cannavacciuolo, arriva dopo la vittoria alla prima edizione di Antonino chef Academy. Poi arriva la cucina di Trattoria Contemporanea. Nell’ex cotonificio riconvertito in una community lavorativa e culturale, Marzullo si esprime in un sapiente mix tra tradizione italiana e influenze internazionali. I piatti raggiungono un equilibrio perfetto tra gusto ed estetica. La sua filosofia di cucina si basa molto sul gioco e il coinvolgimento dei commensali, per garantire un’esperienza completa e divertente.
Caterina Ceraudo, Dattilo, Strongoli (Kr) – chef
Caterina Ceraudo, classe 1987 (per lei piccola eccezione sul , è la chef di Dattilo, una stella Michelin, situato all’interno dell’azienda agricola Ceraudo, di proprietà della famiglia dal 1973. Caterina ha scoperto la sua passione per la cucina nel 2006, quando ha iniziato ad occuparsi della carta dei vini e del servizio in sala nel ristorante di famiglia. Nel 2011 si è laureata in enologia presso l’Università degli studi di Pisa e si è formata presso una scuola di cucina professionale. La sua cucina è di pochi elementi, che esaltano i sapori semplici, equilibrati e leggeri, con una forte attenzione alla qualità e alla provenienza dei prodotti, molti dei quali provenienti dalla propria azienda biologica. Nel 2017 Caterina ha ricevuto il premio come miglior chef donna per la guida Michelin Italia e nel 2019 ha ottenuto il riconoscimento della stella verde, per il suo impegno verso la sostenibilità e il rispetto della natura.
Davide Caranchini, Materia, Cernobbio (Co) – chef
Davide Caranchini, classe 1990, è lo chef di Materia, una stella Michelin, situato in una ex filanda a Cernobbio, sul Lago di Como. Davide ha seguito il suo sogno di diventare cuoco fin da bambino, frequentando l’istituto alberghiero a Como e partendo poi per importanti esperienze internazionali, tra cui Le Gavroche e l’Apsleys a Londra e il Noma a Copenaghen. È proprio in quest’ultimo che ha scoperto e approfondito il mondo vegetale in tutte le sue sfaccettature, ricercando le potenzialità di ciò che la natura offre. La sua cucina è un connubio tra tradizione e innovazione, in cui valorizza i prodotti del territorio lariano, soprattutto il pesce di lago, con tecniche moderne e contaminazioni culturali. La sua cucina è anche un gioco, una sfida, una sorpresa, che coinvolge tutti i sensi del commensale.
Ciro Scamardella, Pipero, Roma – chef
Ciro Scamardella, classe 1990, è lo chef di Pipero, una stella Michelin, situato in un elegante palazzo nel centro di Roma. Ciro ha iniziato il suo percorso professionale a 14 anni, quando ha frequentato l’istituto alberghiero a Napoli e ha lavorato in diversi ristoranti della Campania. Ha poi arricchito il suo curriculum con esperienze in Spagna, presso il ristorante di Martin Berasategui, e a Roma, presso il ristorante Metamorfosi di Roy Caceres. La sua cucina è un’esplosione di sapori ed emozioni, in cui ogni piatto presenta un ricordo delle ricette classiche rivisitate in chiave più contemporanea e realizzate con tecniche sofisticate. La sua cucina è un omaggio alla sua terra di origine, la zona dei Campi Flegrei, da cui trae ispirazione e ingredienti, come il pesce, i frutti di mare, le verdure e le erbe aromatiche. La sua cucina è un dialogo con il cliente, al quale offre una esperienza unica e memorabile.
Questa è solo una piccola selezione di alcuni tra i più talentuosi giovani professionisti della cucina italiana, che meritano di essere tenuti d’occhio e apprezzati. Chef in grado di coniugare gli insegnamenti del passato con quelli del proprio tempo, sempre con grande passione e professionalità. Chef da considerare come un esempio e uno stimolo per gli chef del futuro, attualmente studenti del corso di cucina professionale per cuoco del Congusto Institute, che desiderano intraprendere una carriera nel settore della ristorazione.
In apertura foto dello chef Ciro Scamardella durante una lezione al Congusto Institute
a cura di Redazione Italian Gourmet
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