Nutrirsi bene per vivere meglio. Perché il “buon cibo è il fondamento della vera felicità”. Alla scoperta di una delle macro-aree di Beate Vivo Expo-Summit 2022
Il forte legame fra ciò che mangiamo e il nostro benessere troverà un punto di “messa a terra” dal 21 al 23 maggio 2022 al Beate Vivo Expo-Summit. “Nutrirsi”, infatti, sarà una delle quattro aree tematiche del Summit, insieme ad “amarsi”, “viversi” e “abitarsi”.
Cos’è il Beate Vivo Expo-Summit
Non è una normale manifestazione fieristica, ma il primo appuntamento internazionale B2P, Business to People, dedicato alle relazioni. Si aspettano più di 25mila visitatori al Beate Vivo Expo-Summit: spazieranno in unica grande area, dove troveranno più di 200 espositori. Non solo, perché oltre la parte di esposizione c’è tutto quanto ruota attorno al concetto di summit, ovvero di confronto. Perché il cambiamento, per essere efficace, deve partire dalla massa: coinvolgere imprenditori e accademici, certo, ma soprattutto cittadine e cittadini. Ecco quindi un programma con oltre 50 eventi previsti e moltissimi relatori. Nella macroarea «nutrirsi» troverà spazio tutto quanto ruota attorno ad alimentazione, intolleranze, nutraceutica, biologia, bevande, prodotti finiti, strumenti di cottura, tecnologie di conservazione, biologico, coltivazioni, km zero. In altre parole, si potranno conoscere meglio, a 360 gradi, una serie di settori che insieme concorrono a costruire la cruciale filiera della nutrizione.
La nutrizione è la base della salute e della felicità
Ci perdonerà il cuoco e scrittore francese Georges Auguste Escoffier se attualizziamo le sue parole, scritte ormai più di un secolo fa. «Il buon cibo è il fondamento della vera felicità», scriveva, con ottime ragioni. Ora si direbbe, con altrettanta ragione, che alla base della felicità c’è anche una buona nutrizione. Perché l’equilibrio che abbiamo nel nutrirci, una delle azioni che più accompagna la nostra vita (pensiamo ai neonati, appena venuti al mondo, al loro bisogno di cibo), si riflette immediatamente nella nostra esistenza. Mangiar bene ci aiuta a vivere bene, in sintesi. Lo conferma anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che definisce la salute come uno «stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente come l’assenza di malattia o infermità». Non si può parlare di buona salute se la nutrizione non è adeguata.
Una rivoluzione culturale
E il concetto di felicità è uno dei cardini del progetto Beate Vivo. Basta ricordare, per capirlo, cosa ci dicono le due fondatrici, Ombretta Zulian e Ketty Panni (nella foto di apertura): «La relazione è un motore potentissimo. Anche in economia: crea produttività. In generale, per tutte e tutti, è il massimo generatore di felicità. E su questo Beate Vivo Farm vuole instaurare una rivoluzione culturale, un fondamentale cambio di prospettiva: utilizzare la felicità come misura e indicatore del successo. Nell’economia, come nella vita».
a cura di Redazione Italian Gourmet
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