«Perché agricacao? In fondo ci siamo sempre occupati di cioccolato, adesso è venuto il momento di averne uno tutto nostro». Esordisce così Luigi Bardini, direttore Generale di Agrimontata, alla presentazione della nuova linea di cioccolato dell’azienda piemontese.
Un’altra azienda italiana, quindi, si lancia nel difficile mercato del cibo degli dei, portando i valori che da sempre contraddistinguono Agrimontana: materia prima selezionata, un’approfondita ricerca intorno agli ingredienti, tecniche costantemente rinnovate capaci di conservare le caratteristiche naturali del prodotto e il minor numero possibile di ingredienti in etichetta. Sono banditi i conservanti e gli additivi di sintesi.
«La qualità che ci contraddistingue è quella di ricercare delle vere e proprie nicchie e di instaurare un rapporto personale direttamente con gli agricoltori» sottolinea Chiara Bardini, General Manager di Agrimontana, da sempre alla ricerca delle eccellenze che diventano poi canditi e altri prodotti dell’azienda piemontese, «non dobbiamo quindi formarci un’esperienza particolare, basta continuare a fare, anche nel mondo del cacao, quello che contraddistingue da sempre la nostra produzione».
agricacao: i 4 cardini di una produzione d’eccellenza
Il progetto agricacao nasce da una meticolosa ricerca sulla materia prima. Agrimontana ha infatti scelto le migliori varietà di cacao al mondo, impegnandosi a valorizzarne le origini e i profili aromatici. Quello che contraddistingue questo progetto è però la volontà di Agrimontana di utilizzare un tipo di produzione che – dall’inizio alla fine della lavorazione – preservi le qualità del cacao originario attarverso 4 cardini fondamentali:
1. l’uniformità di fermentazione, che è una fase fondamentale per preservarne il bouquet aromatico del cioccolato;
2. il rimescolamento manuale delle fave di cacao durante la delicata fase della fermentazione;
3. l’essiccazione delle fave fermentate al coperto, per evitare che acqua e umidità ne alterino le proprietà;
4. la produzione di piccole quantità di cioccolato, che avviene quindi in tubi piccoli, in modo da limitare i residui di lavorazioni precedenti e preservare i singoli cru e le singole tipologie di cioccolato;
Il maître chocolatier Davide Comaschi, già World Chocolate Master e membro AMPI e Relais Dessert, ha dimostrato i vantaggi di questa filosofia produttiva proponendo una degustazione esclusiva dei prodotti agricacao che si è tenuta al DaV Milano, illustrandone le caratteristiche uniche sia dal punto di vista tecnico sia del profilo aromatico: «È un privilegio poter partecipare fin dagli inizi ad un progetto ambizioso come agricacao, che unisce cultura del cioccolato, competenza, passione e artigianalità, e farlo per un’azienda italiana che da 50 anni contribuisce in modo concreto a dare lustro alla tradizione della pasticceria italiana in Italia e nel mondo, è molto stimolante. Con la famiglia Bardini ci conosciamo da tempo, il loro impegno per l’eccellenza e il loro spirito imprenditoriale sono noti nel settore e non solo, è per me fonte di orgoglio essere parte di questo nuovo, grande progetto nel mondo del cioccolato».
La linea di prodotti agricacao
I prodotti agricacao sono caratterizzati da un’alta lavorabilità e già nel 2025 si arricchiranno di referenze monorigine realizzate con fave provenienti da Venezuela, Ecuador, Perù, Costa Rica, fra i principali paesi produttori di cacao pregiato, ma anche selezioni create a partire da fave raccolte e trattate in Africa (Ghana, Camerun) per dare all’artigiano quell’ampiezza di assortimento che permette di coprire l’insieme delle produzioni in pasticceria, cioccolateria e gelateria.
Accanto alle masse e alle coperture che verranno, sono già disponibili tre diverse referenze di cioccolato bianco, caratterizzate da ricette rispondenti alle numerose applicazioni in laboratorio: Bianco Alpi, un bianco dal profilo fortemente caratterizzato dalla presenza in ricetta di latte italiano di filiera alpina piemontese; Bianco FG, specialmente messo a punto con il MOF chocolatier Fabrice Gillotte; e il Bianco Caramel, un cioccolato biondo dal gusto caramellato.
La gamma agricacao è completata dalla selezione Gourmet agricacao, che raccoglie gli ingredienti a base cacao realizzati con ricette più complesse: Gianduja latte per la preparazione di lievitati, cacao in polvere, crema bitter, granella di cioccolato per gelateria.
Novità assoluta saranno i cioccolati vegan Almondcoa proposti in versione bianca e classica, che assieme al Bianco Caramel, sono stati messi a punto e firmati dal chocolatier francese Julien Dechenaud, firma eccellente di un altra linea, la Signature.
Questa linea, nata grazie alle partnership con consulenti di alto profilo, fra i massimi esperti del cioccolato in Italia e non solo conta, oltre a Fabrice Gillotte e Julien Decheneaud e Davide Comaschi, anche il Campione del Mondo di Pasticceria 2015 Francesco Boccia e il Maestro Yuri Cestari.
Il brand agricacao sarà ufficialmente presentato a gennaio e comprenderà anche cioccolati a forte connotazione aromatica, inclusi monorigine provenienti da Venezuela, Ecuador, Perù e Costa Rica. Inoltre, ci saranno delle selezioni raccolte e trattate in Africa (Ghana e Camerun), pensate per fornire un ampio assortimento per pasticceria, cioccolateria e gelateria.
a cura di Atenaide Arpone
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