A Londra, nel cuore centrale della città, ha aperto un nuovo ristorante che merita attenzione. Si chiama "alto" - rigorosamente minuscolo - e rinfrescherà l'estate londinese, direttamente dal rooftop dei magazzini Selfridges.
Una Londra insolitamente calda ha salutato martedì scorso l’apertura del ristorante italiano alto, la “a” è rigorosamente minuscola, uno dei ricercatissimi luoghi al fresco sul rooftop dei celebri magazzini Selfridges nel cuore di Bond Street.
Sei grandi chef italiani hanno creato le tappe di uno straordinario Viaggio in Italia reinterpretando i piatti tipici della nostra tradizione in collaborazione con partner storici come Zonin1821, Lavazza e Acqua Panna S. Pellegrino e aziende emergenti come La Perla di Torino, Molino Quaglia e Birra del Borgo.
Ecco il menu: cicerchie dei Monti Dauni in crema con Taleggio della Valsassina e mosto cotto di fichi del duo Negrini-Pisani (Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano). Risotto con gamberi, nervetti di vitello e polvere di liquirizia proposta dai Annie Féolde e Alessandro Della Tommasina (Enoteca Pinchiorri Firenze). Rigatoni ripieni di carciofi alla romana, vignarola, bottarga e caviale di alici, di Cristina Bowerman (Glass Hostaria, Roma) inconfondibile con il suo ciuffo fucsia. Dentice in foglia di limone con provola affumicata e uvetta tostata firmato da Alfonso Caputo (Taverna Del Capitano, Massa Lubrense) e come dessert di Corrado Assenza (Caffè Sicilia, Noto) crema doppio fiordilatte al pistacchio di Bronte, salsa inglese al gin e timo selvatico, cuturro di grano duro alla mandorla romana di Noto, marmellata di pompelmo rosa e pasta sfoglia di ricotta ovina.
Gli inglesi e gli stranieri venuti a Londra per coronare un sogno, un’ambizione o semplicemente con la curiosità del turista, potranno avere un assaggio dell’italianità più autentica e contemporanea grazie al lavoro di una squadra di professionisti appassionati, persone che con la loro carriera hanno scritto una storia tutta italiana, come il proprietario di alto Carlo Distefano a capo della San Carlo Group, azienda leader della ristorazione italiana di qualità nel Regno Unito e all’estero, sbarcato sull’isola britannica a soli 17 anni con pochi soldi in tasca e i sapori della sua terra nel cuore. Come Claudio Ceroni e Paolo Marchi, fondatori di Identità Golose:
“Puntiamo sul Fattore Umano, un tema di cui si parlerà a lungo. La convivialità, quello che succede intorno a una tavola, è una delle poche cose che non si potranno mai comprare su internet”
A parlare è Ceroni che non ha dubbi sul successo dell’alta cucina italiana a Londra: “Gli stranieri hanno le idee chiare sull’Italia, un Paese fatto di qualità della vita e belle cose che noi italiani siamo in grado di produrre. Parlare dell’Italia all’estero è facile, più difficile farlo in patria. A livello di governo e istituzioni abbiamo cominciato a promuovere il food italiano con Expo 2015, un grande successo fondato su un assunto molto semplice: venire in Italia a parlare delle proprie eccellenze è il sogno di ogni Paese”.
Anche Paolo Marchi è della stessa idea dell’amico e socio Ceroni: “Alla fine degli anni ’90, quando Bottura, Cracco e tutta la generazione degli chef italiani stellati era solo agli esordi, non c’era curiosità di capire il perché di un piatto. L’alta ristorazione era in mano ai francesi, noi italiani non avevamo una voce. Fortunatamente le cose sono cambiate e oggi facciamo identità offrendo un palcoscenico nazionale e internazionale alla cucina italiana”.
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