Antonio Magistro, che a Capo d'Orlando è titolare di diverse insegne della ristorazione, racconta a Italian Gourmet la sua nuova avventura gastronomica.
Abbiamo chiesto al ristoratore di raccontarci il suo Anciova Pizza Putia & Bistrot, nuovo ristorante sempre a Capo d’Orlando dalla proposta varia e ricca di eccellenze locali (e non solo).
Ecco cos’ha raccontato Antonio Magistro a Italian Gourmet.
Intervista ad Antonio Magistro, titolare di Anciova Pizza Putia & Bistrot
Quando ha aperto il suo locale?
Anciova Pizza Putia & Bistrot è stato aperto il 4 agosto del 2021 all’interno del Porto Turistico di Capo d’Orlando, il provincia di Messina.
Da dove nasce il nome dell’insegna?
Anciova significa “acciuga” in dialetto. Ricordando che è tradizionalmente considerata un prodotto povero, l’acciuga è una delle eccellenze offerte dal nostro mare. Questo pesce è presente in diverse nostre portate. Volevo un nome che caratterizzasse in maniera forte il locale e che richiamasse sicuramente la Sicilia. Essendo la location affacciata sul uno splendido mare, Anciova mi è sembrato il più adatto.
C’è qualcuno in particolare che la affianca in questo progetto?
Certamente, da solo non avrei neanche potuto cominciare. La nostra è un azienda familiare, con mia sorella Miriam e mia moglie Claudia che – ad eccezione degli ultimi tempi, sono papà da circa 8 mesi – sono state presenti fin dal primo giorno, sempre al mio fianco. Oltre a loro c’è mio cognato Giuseppe, marito di Miriam, che segue il comparto vino delle nostre attività, seguendo inoltre da vicino la clientela e l’accoglienza.
Come descriverebbe l’ambiente del suo locale?
Il locale con cucina e forno a vista è molto luminoso nella sala interna. Ovviamente disponiamo anche di uno spazioso dehors. I colori che abbiamo scelto sono il bianco, l’azzurro e legno. Abbiamo una sala interna con 55 posti, a cui si aggiungono oltre 150 posti esterni, utilizzabili nella bella stagione. Siamo aperti 360 giorni l’anno, sia a pranzo e a cena. L’ambiente è sicuramente suggestivo, tanto nelle serate estive quanto d’inverno. Ha sempre il suo fascino mangiare e bere qualcosa con vista sulle tantissime imbarcazioni che ci sono all’interno del Marina.
Come si compone il menu?
Il menu segue la stagionalità e cambia almeno quattro volte l’anno. È composto da sfiziosi appetizer, ottimi anche per un aperitivo, antipasti, primi e secondi, sia di terra che di mare. Ovviamente a prevalere è il pesce. C’è anche una piccola scelta di insalate. E poi ovviamente le nostre pizze, che dividiamo tra classiche e gourmet. Completano il menu i dessert, che richiamano sicuramente la pasticceria tradizionale, non soltanto siciliana. Carta dei vini ricca e variegata, ampia scelta di nirre artigianali e non. L’offerta è completata dalla nostra drink list, cocktail ottimi come aperitivo o after dinner.
Qual è il focus di questo progetto?
Sicuramente la parola d’ordine è qualità, una scelta quasi obbligata, avendo una clientela sempre più preparata. Valorizziamo quanto più possibile il prodotto siciliano, proponendo però spesso e volentieri tante eccellenze che vengono da fuori. Vendiamo anche i prodotti che utilizziamo nelle nostre pizze o nei nostri piatti., dalla passata di pomodoro San Marzano Gustarosso alle acciughe, dal tonno in olio d’oliva ai formaggi.
Un approccio che applica anche ai suoi altri locali?
Certamente. Siamo i titolari del Pepe Rosa, ristorante che propone una cucina fine dining, sito sempre all’interno della stessa struttura portuale e aperto dal 2016. Qui facciamo una cucina che ci piace definire senza confini. Il nostro chef Domenico Perna ha appena partecipato alle selezioni centro sud di Emergente Chef che si sono svolte a Perugia e siamo nei 1.000 ristoranti selezionati da L’Espresso. Siamo inoltre in procinto di iniziare i lavori per una pasticceria gelateria, sempre a Capo d’Orlando, sul corso principale.
Come seleziona dunque questa materia prima di eccellente qualità?
Sicuramente la selezione della materia prima è la fase più importante e per questo ci rivolgiamo ai migliori fornitori sul mercato. Utilizziamo le farine di Petra – Molino Quaglia, la mozzarella Latteria Sorrentina, la passata di pomodoro San Marzano Gustarosso. Ancora le conserve di acciughe Balistreri, giusto per citarne qualcuna. Prima che imprenditori siamo appassionati della gastronomia italiana e oltre.
a cura di Redazione Italian Gourmet
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