Il mondo della ristorazione si è dato appuntamento a Bologna: oltre 200 cuochi, 25 aziende leader del mondo Ho.Re.Ca e una prestigiosa compagine di chef stellati dell’Emilia Romagna hanno animato l’11 e il 12 aprile la decima edizione dell’evento “Le Stelle della Ristorazione”, simposio annuale dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani.
Da sempre il simposio costituisce un importante momento di confronto professionale e di approfondimento, con un focus sull’importanza della formazione dei giovani sia nelle scuole, sia durante i periodi di stage nei ristoranti.
Se la professione del cuoco oggi è vista come un traguardo importante, grazie anche all’esposizione mediatica che la categoria ha avuto negli ultimi anni, molto va in realtà ancora fatto dal punto di vista formativo. Per questo l’Associazione Professionale Cuochi Italiani vuole dare nel 2016 maggiore impulso a questa attività oltre che per i cuochi associati, che possono solo trarre giovamento da un aggiornamento costante, anche per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro, attraverso accordi e progetti con le scuole e gli istituti alberghieri.
Molto sentito l'evento clou del convegno: la consegna ai soci della prestigiosa giacca “Stelle della Ristorazione”, riconoscimento che simboleggia l’impegno e la professionalità espressi nel lavoro quotidiano.
Durante la prima giornata del simposio è stato approfondito il tema “Obiettivo APPRENDISTATO. Focus on: il commis che vorrei”. Hanno dato il loro contributo le eccellenze emiliane, moderate da Luigi Franchi: Valentino Marcattilii del San Domenico di Imola; Emilio Barbieri dello Strada Facendo di Modena; Alberto Bettini della Trattoria da Amerigo di Savigno; Pierluigi Di Diego del Don Giovanni di Ferrara; Terry Giacomello dell’Inkiostro di Parma; Agostino Iacobucci de “I Portici” di Bologna; Andrea Incerti Vezzani del Ca’ Matilde di Reggio Emilia; Luca Marchini de L’Erba del Re di Modena; Aurora Mazzuchelli del Marconi di Sasso Marconi e Alberto Rossetti del al Tramezzo di Parma. Ha partecipato anche anche Paolo Gramaglia del President di Pompei, punta di diamante di APCI Campania.
Nel corso della seconda giornata gli chef APCI hanno potuto partecipare a un importante momento di formazione nella sede di Granarolo, grazie all’intervento di Vittorio Zambrini, Direttore Qualità, Innovazione, Sicurezza, Ambiente del Gruppo Granarolo che ha approfondito temi legati all’uso di latte e formaggi in cucina, in un seminario didattico dal titolo “La chimica incontra il palato. I segreti dei formaggi, preziosi alleati in cucina. Il punto di vista di un grande tecnologo alimentare”. Gli chef hanno inoltre seguito un percorso guidato in stabilimento per poter vedere la produzione di diverse tipologie di formaggi. La giornata si è poi conclusa con un altro appuntamento presso l’I.I.S. Bartolomeo Scappi, dove Gino Fabbri, presidente dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani ha ammaliato gli chef in sala in un master formativo intitolato “La contaminazione positiva tra cucina e pasticceria”. Il Simposio è terminato con un pranzo realizzato dai migliori allievi dell’Istituto: come concretizzare l’obiettivo apprendistato.
L'evento è stato patrocinato dalla regione Emilia Romagna, dal comune di Bologna, da Host – FieraMilano da FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, da EWGF – Expo Women Global Forum e in collaborazione con AMPI – Associazione Maestri Pasticceri Italiani e I.I.S Bartolomeo Scappi.
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