Durante la finale del Belcolade Award 2023, che è in programma il 17 novembre a Milano, a contendersi il titolo sono sei giovani pasticceri molto promettenti. Sono chiamati a creare proposte che a creatività e gusto dovranno aggiungere “l’ingrediente” della sostenibilità. A valutarli sarà una giuria internazionale di cui fa parte anche il M.O.F Thierry Bamas.
L’ultima tappa di avvicinamento alla finale del Belcolade Award 2023, si è svolta nei giorni scorsi nel quartier generale di Puratos Italia, azienda con sede a Parma che fa parte dell’omonima multinazionale belga, leader nell’offerta di una gamma completa di ingredienti, soluzioni e servizi innovativi per l’industria della panificazione, pasticceria e cioccolato, che viene proposto ai professionisti del settore con il brand Belcolade.
In questa occasione i finalisti hanno incontrato il presidente della giuria Davide Malizia, già campione del mondo di pasticceria, che ha svelato quali saranno le prove da superare.
Il momento clou si svolgerà a Milano il prossimo 17 novembre presso il nuovo Food Experience Center di Puratos e sarà trasmesso in streaming.
«I concorrenti – spiega Davide Malizia che li ha accompagnati durante il percorso di avvicinamento alla prova finale – dovranno studiare tanto e fare ricerca per riuscire a stupire la giuria internazionale. Un’attenzione particolare dovrà essere prestata alla sostenibilità in tutte le fasi della preparazione e della presentazione dei prodotti».
Una finale che, a detta del Maestro pasticcere, sarà «molto tecnica e molto bella e che riserverà sorprendenti effetti speciali». Gli sfidanti dovranno realizzare tre preparazioni: una pralina a basso contenuto di zucchero; uno snack senza glutine; una pièce in cioccolato secondo le tecniche e l’estro artistico di ognuno. Unico vincolo alla fantasia l’utilizzo di Belcolade Selection e Origins e dei pralinati Patis France.
Ecco i finalisti del Belcolade Award 2023
C’è chi è letteralmente nato con la passione per i dolci, e chi l’ha scoperta dopo anni di studio; chi ha già fatto esperienza in ristoranti stellati britannici e francesi e chi, prima ancora di compiere trent’anni, ha avviato un proprio laboratorio di pasticceria. Sono Valeria Romanò, Gianluca Trisolini, Gianluca Fiore, Francesco Senette, Gabriel Gianforchetti e Fabio Capasso, sei giovani intraprendenti dai 18 ai 30 anni, provenienti da tutt’Italia, accomunati dalla grande attrazione per l’utilizzo nei laboratori di pasticceria, di un ingrediente: il cioccolato, prodotto sempre più amato anche dagli italiani che, in media, ne consumano 4 chilogrammi l’anno a testa. Vediamoli in dettaglio:
Valeria Romanò
30 anni, lavora come consulente per il ristorante Koinè di Legnano. Ha frequentato la scuola alberghiera concludendo con un diploma in pasticceria e arte bianca. Poi le prime esperienze all’estero: a Londra presso i magazzini Harrods e in uno dei ristoranti di Heston Blumenthal. Tornata in patria per un periodo ha deciso di frequentare un corso alla scuola Identità Golose di Milano e di lavorare per ristoranti stellati. Si è laureata in pasticceria e management presso l’École Ducasse di Yssingeaux, vicino a Lione. Attualmente lavora come Tecnico di ricerca e sviluppo nel campo della pasticceria e della panificazione. Guarda il video.
Gabriel Gianforchetti
28 anni, lavora al Fortini Lab ad Albano Laziale. Da giovanissimo si è iscritto all’istituto artistico, scuola di bigiotteria, per poi trasferirsi alla scuola alberghiera dove ha studiato prima in cucina e successivamente in pasticceria. Ha proseguito la formazione in Francia. Negli ultimi sei anni si è formato in un istituto di pasticceria a Lione e ha iniziato le prime esperienze lavorative in hotel, ristoranti e laboratori di pasticceria. Per il futuro vorrebbe perfezionarsi nelle sculture artistiche, di zucchero e di cioccolato. Guarda il video.
Fabio Capasso
28 anni, lavora al San Barbato Resort Spa&Golf di Lavello in provincia di Potenza. Considera la pasticceria come un laboratorio di “chimica” all’interno del quale si ha la possibilità di creare qualunque cosa partendo dagli elementi di base, solo con le giuste conoscenze. Tra i sogni nel cassetto quello di aprire una piccola boutique. Guarda il video.
Francesco Senette
27 anni, lavora alla pasticceria La Fabrique di Marano Vicentino. Si definisce molto rigoroso ma anche estroso. Da sempre appassionato al mondo dell’arte bianca e della pasticceria, soprattutto al cioccolato, ama mettersi alla prova e capire come stanno evolvendo le mode dolciarie e in particolare il cioccolato. La torta sacher è il suo dolce preferito e in futuro sogna di vincere la coppa del mondo come pasticcere. Guarda il video.
Gianluca Trisolini
27 anni, titolare della pasticceria Trisolini Dolci Note a Mottola in provincia di Taranto. Ama definirsi “figlio d’arte” perché il padre è orafo e per le sue due passioni: la pasticceria e la musica. È laureato in violino. Si è addentrato nel mondo del cioccolato circa due anni fa, dopo aver partecipato diversi corsi di pasticceria e cioccolateria. Arrivare in finale è stato già un grande traguardo, ma per il futuro sogna di affermarsi nel mondo dell’imprenditoria italiana. Guarda il video.
Gianluca Fiore
26 anni di Palestrina in provincia di Roma. Ha scelto di fare il pasticciere fin da piccolo, imitando la nonna e la mamma nella preparazione dei dolci in casa. Il suo sogno è quello di aprire un’attività incentrata sul mondo del cioccolato. Ha scelto di partecipare al concorso per la sua innata voglia di mettersi in gioco, di sperimentare e di accrescere le proprie abilità personali. Guarda il video.
La sorpresa: in giuria anche Thierry Bamas
Ora non resta che attendere la prova finale del 17 novembre a Milano dove i giovani pasticceri cercheranno di conquistare i voti dei componenti di una giuria internazionale di cui fa parte anche il Meilleur Ouvrier de France Thierry Bamas, una sopresa inaspettata e graditissima.
In quell’occasione si conoscerà il nome del primo classificato del Belcolade Award 2023 che avrà la possibilità di partecipare al Cocoa Trip, un viaggio in un Paese di origine del cioccolato Belcolade per vedere anche le positive ricadute sugli agricoltori coinvolti nel progetto «Cacao Trace»: un programma per l’approvvigionamento sostenibile del cacao incentrato sulla produzione di un cioccolato dal gusto migliore e in grado di creare al contempo valore economico e sociale per tutti, dai contadini nei paesi d’origine al consumatore finale.
a cura di Atenaide Arpone
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