Tre nuove cuvée firmate da Francesca Moretti e Richard Geoffrey per reinterpretare la Franciacorta con l’orgoglio delle radici e lo sguardo al futuro.
Alma Assemblage, la trilogia firmata da Francesca Moretti e Richard Geoffroy, segna l’inizio di una nuova era per Bellavista, storica realtà franciacortina.
Quattro mani straordinarie per tre nuove cuvée che brillano di luce propria nel panorama della Franciacorta.
Alma Assemblage: un nuovo capitolo per Bellavista
L’arrivo, nel 2022, di Richard Geoffroy, ex chef de cave di Dom Pérignon, alla corte della famiglia Moretti, aveva già destato grande clamore.
Il suo messaggio era chiaro: le bollicine bresciane dovevano recidere il cordone ombelicale che le legava troppo strettamente alla Francia.
Ora, con la presentazione di Alma Assemblage 1, Alma Rosé Assemblage 1 e Alma Non Dosato Assemblage 1, quella visione prende forma concreta.
Il lavoro di Geoffroy, fianco a fianco con Francesca Moretti e con la consulenza di Marco Simonit – maestro della potatura delle vigne – rivendica con forza l’unicità del territorio franciacortino e di uno sparkling wine che non deve guardare ad altri modelli, se non a sé stesso.
«Sono un uomo di Champagne, ma penso che la Franciacorta sia un territorio vocato, un’eccellenza a livello mondiale, con un’identità definita e riconoscibile, capace di innovazione illimitata. Non ha bisogno di imitare altri modelli», ha dichiarato Geoffroy, ringraziando la famiglia Moretti e Massimo Tuzzi, CEO della Holding Terra Moretti, per averlo fatto innamorare del territorio.
Francesca Moretti: coraggio e innovazione
Francesca Moretti, descritta da Massimo Tuzzi come una donna capace di mettersi in gioco e uscire dalla propria comfort zone, ha raccontato la genesi di Alma Bellavista.
«La collaborazione con Richard Geoffroy ha rafforzato uno dei pilastri fondamentali della filosofia Bellavista: la centralità del frutto e l’armonia assoluta tra la campagna e la cantina. La nostra agricoltura, basata su una precisione assoluta, permette un’enologia leggera e rispettosa, capace di valorizzare al massimo le potenzialità dell’uva ogni anno. Questa filosofia ci guida in ogni fase, dalla cura della vigna alla sboccatura, passando per la creazione delle cuvée. Tutto si sviluppa in ascolto del frutto, per tradurre nel bicchiere un’espressione autentica della nostra Franciacorta, anno dopo anno».
Con Alma Assemblage, Bellavista rinnova i fondamenti della sua filosofia: una storia di famiglia che tramanda il valore della tradizione, dell’artigianalità e del legame imprescindibile con le origini.
Ma questa visione si evolve grazie a una nuova generazione di agricoltori e viticoltori, capace di generare nuovi paradigmi.
Ispirazione francese, essenza italiana
Pur ispirato alla Francia, il progetto Alma Assemblage rimane profondamente radicato nel terroir franciacortino. Il lavoro di parcellizzazione, minuzioso e quasi maniacale, è alla base dell’assemblaggio, sfruttando l’incredibile patrimonio vinicolo e gli archivi Bellavista.
Delle 129 parcelle trattate singolarmente con un approccio sartoriale, 60 – situate in 10 dei 19 comuni della Franciacorta – entrano a far parte della trilogia.
Da queste derivano ben 91 selezioni di vini base che partecipano all’assemblaggio finale.
Il numero cardinale “1” preannuncia un futuro per Alma Bellavista, segnando l’inizio di una nuova era per la cantina fondata nel 1977 da Vittorio Moretti.
Questo nuovo inizio è sottolineato anche dal packaging: una bottiglia, opera d’arte, caratterizzata da calde tonalità marroni e dalle firme di Francesca Moretti e Richard Geoffroy, a suggellare una collaborazione nata per durare.
Le cuvée Alma Bellavista: dettagli tecnici e note di degustazione
Con i consigli di pairing di Francesca Moretti
Alma Assemblage 1
– Composizione: 86% Chardonnay, 13% Pinot Nero, 1% Pinot Bianco.
– Note di Degustazione: Bouquet delicato di fiori in boccio e agrumi. Il sorso è teso, pulito, con una struttura notevole.
– Abbinamenti: “Accompagna splendidamente primi piatti cremosi e risotti autunnali, magari con zucca o funghi”.
Alma Non Dosato Assemblage 1
– Composizione: 76% Chardonnay, 24% Pinot Nero.
– Note di Degustazione: Al naso spiccano note floreali e citrine, arricchite da tocchi di spezie e macchia mediterranea. Il sorso rivela nerbo e carattere, in perfetto equilibrio tra freschezza e maturità.
– Abbinamenti: “Ideale con carni delicate come faraona o vitello, ma anche con piatti a base di crostacei in salsa leggermente speziata”.
Alma Rosé Assemblage 1
– Composizione: 60% Chardonnay, 40% Pinot Nero.
– Note di Degustazione: Al naso si percepiscono profumi morbidi e suadenti di fiori d’arancio e agrumi canditi. Il palato è fragrante, ampio e avvolgente.
– Abbinamenti: “Perfetto per esaltare crudi di mare, ostriche e antipasti ricchi di sapidità come tartare di tonno o salumi di qualità”.
a cura di Barbara Sgarzi
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