Forno Brisa, realtà certificata B Corp® e Great Place to Work® di Bologna, ha aperto la sua seconda campagna di equity crowdfunding, attiva a partire da oggi (6 dicembre 2022) sulla piattaforma MamaCrowd
Dopo il risultato conseguito nel 2019 di 1,2 milioni raccolti grazie alla prima campagna di crowdfunding, il nuovo obiettivo è quello di raggiungere i 1000 soci e superare i 2 milioni di raccolta di capitale. Questa volta Forno Brisa punta a creare un’impresa collettiva insieme ad alcune delle migliori realtà della panificazione con lo scopo di realizzare un mulino, digitalizzare le imprese artigiane e aprire tanti altri negozi.
La campagna di crowdfunding
Chi sceglierà di partecipare a questa nuova campagna di crowdfunding non solo diventerà socio di Breaders (di cui Forno Brisa è insegna, ndr), ma contribuirà a rivoluzionare il trend della finanza moderna riportandola al servizio dell’economia reale, facendo un investimento a impatto benefico della terra, di chi lavora e di chi si nutre dei loro prodotti di filiera.
“Con questo crowdfunding abbiamo l’occasione di ri-abilitare la finanza, ri-affidandole la responsabilità che ha perso. Decidere dove e in cosa investire i propri risparmi è un’azione che può cambiare il mondo. A noi piace chiamarla finanza artigiana” dichiara Pasquale Polito, fondatore di Forno Brisa insieme a Davide Sarti. “Prendendo spunto dal modello artigiano di Richard Sennett molto caro al Forno Brisa, in cui è la conoscenza a rompere la banalità del male. A differenza di ciò che succede normalmente con gli investimenti finanziari (anche se oggi ci sono molti fondi impact oriented) chi decide di investire in questo progetto avrà consapevolezza di perché e come i suoi soldi saranno investiti, sarà aggiornato sull’andamento e ne potrà andare orgoglioso. Prendere parte significa parteggiare e allo stesso tempo prendere una parte. Per noi questa, quindi, è un’operazione di partecipazione collettiva e di resistenza finanziaria”.
A cosa serviranno i capitali raccolti?
La raccolta di capitale servirà per realizzare alcuni nuovi progetti, tra cui il grande sogno del Mulino Collettivo in Abruzzo, dove Forno Brisa coltiva già il suo grano. L’idea è quella di arricchire ulteriormente l’ecosistema già esistente e aggiungere un nuovo tassello di conoscenza e competenza nella supply chain del pane: continuare a collaborare con i mugnai con cui il forno lavora da anni, ma completare anche la propria filiera, avendo il controllo completo della produzione della propria farina. Un altro progetto centrale è quello della digitalizzazione delle imprese artigiane appartenenti al gruppo, attraverso lo sviluppo di un software customizzato per la gestione delle bakery.
L’impresa a più voci
Brisa ha già predisposto un piano di assegnazione gratuita di quote per le persone che hanno contribuito a costruire l’impresa con i fondatori. “Crediamo nel talento e siamo grati a tutti coloro che hanno dato l’anima e sono cresciuti con noi, un modo in più per esprimere il nostro slogan siamo tutti titolari”, dichiara Pasquale Polito. “La cosa straordinaria e rivoluzionaria per il mondo dell’impresa e non solo per il settore food, è che i nostri colleghi artigiani diventano nostri soci, i nostri concorrenti, con cui corriamo insieme per un futuro migliore, per realizzare un sogno”.
“Vogliamo superare l’idea anacronistica dell’imprenditore eroe e solitario che si fa da solo. Utilizziamo una leva finanziaria – fondata come sempre sulla fiducia – per realizzare progetti e affrontare sfide che da soli sarebbe difficile – se non impossibile – affrontare”, conclude Davide Sarti.
Con questo crowdfunding comincia il percorso di realizzazione di un modello d’impresa a rete con visione comune e talenti specifici che, messi a sistema, sono capaci di migliorare il lavoro di tutti, generando sostenibilità, comunicazione e divertimento, tenendo ben presente che l’umanità è parte di un ecosistema complesso con cui è in debito.
“Se grazie alla prima storica campagna crowdfunding siamo diventati una società collettiva con una rete di oltre 350 soci”, spiega ancora Pasquale Polito, “in questo secondo round l’obiettivo è fare un passo in più promuovendo la nascita di un modello d’impresa di intra-imprenditori – dove non esistono centro e periferia, ma si condividono conoscenze, valori e investimenti”.
Perchè partecipare alla campagna di crowdfunding
Dopo il primo crowdfunding il team di Brisa ha realizzato tutti i progetti promessi – tra cui il nuovo laboratorio, lo spaccio in Bolognina, un nuovo negozio, l’ampliamento del primo store in via Galliera, una micro torrefazione e una piccola fabbrica di cioccolato di filiera – e la crescita ha consentito ai 357 soci, in meno tre anni, una rivalutazione delle proprie quote ben oltre il 200%.
Nel 2022 inoltre, Breaders srl si è certificata anche come PMI innovativa, dando agli investitori di questo nuovo round un ulteriore motivo per supportare e contribuire a questa raccolta di capitale: accedere a importanti sgravi fiscali.
Forno Brisa è già Società Benefit, certificata da poco anche come B Corp®, ed è riconosciuta dall’anno scorso come Great Place to Work®.
Per partecipare alla campagna di crowdfunding o saperne di più, clicca qui.
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