Quello di MOF non è solo un titolo che dura tutta la vita, ma un’istituzione, un’onorificenza riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Un traguardo unico e straordinario, al quale possono ambire solo le vere eccellenze artigiane di Francia. Ecco come avviene la formazione dei nostri cugini d'Oltralpe e in che modo viene valorizzato il loro savoir faire
La legge Massari è stata approvata in Senato e oggi è realtà. Si istituisce quindi anche il premio «Maestro dell’arte della cucina italiana». Si tratta di una onorificenza ai professionisti italiani che si “sono distinti nel campo della gastronomia” e hanno “esaltato il prestigio della cucina italiana, illustrando la Patria”. Il premio sarà consegnato ogni anno dal Presidente del Consiglio per i settori: gelateria, pasticceria, cucina, vitivinicoltura, olivicoltura e arte casearia. Questo premio, vecchio pallino del suo ispiratore, ha come massimo esempio e modello il titolo di MOF, ovvero Meilleur Ouvrier de France, un’istituzione che il maestro Massari sogna da sempre di vedere nascere anche in Italia.
Ma di cosa si tratta e come si diventa un MOF? Come scopriremo in questo articolo, quella che prepara alla conquista del titolo di MOF è una cultura valoriale, oltre che professionale. Una cultura coltivata con impegno, profondità e serietà fin dalla scuola e totalmente supportata delle istituzioni. Un terreno fertile, dunque, in cui l’arte artigiana affonda le proprie solide radici, apprezzata e valorizzata da un intero sistema.
Chi sono i Meilleurs Ouvriers de France
MOF è l’acronimo di Meilleur Ouvrier de France, ovvero miglior artigiano di Francia. Rappresenta la maestria al suo apice, il massimo del talento, l’eccellenza nella professione. Questo innanzitutto in Francia, ma anche in tutto il resto del mondo.
Un MOF si distingue non solo per il colletto della giacca con i colori blu, bianco e rosso della bandiera francese. E neppure solamente per un’arte manuale impeccabile, ma anche per la straordinaria disciplina, la ferrea attitudine, la volontà e l’obiettivo di condividere e trasmettere i valori professionali e umani comuni.
La storica associazione, che quest’anno festeggia i 95 anni dalla sua fondazione, raggruppa circa 200 “mestieri”: cuochi, pasticceri, barman, ma anche parrucchieri, sarti, elettricisti, carpentieri, estetisti, maestri di equitazione e così via. Ha l’obiettivo di difendere i valori di ogni professione e di promuovere “l’intelligenza delle mani” alle generazioni che verranno. L’associazione assicura la salvaguardia e il rinnovamento di questo prezioso patrimonio, valorizza la vocazione e lo sviluppo delle piccole e medie imprese, aprendosi al mondo, relazionandosi e comunicando.
I valori dei MOF, in tre parole
“Partager”: ovvero condividere e testimoniare costantemente la maestria artigiana.
“Rassembler”, riunirsi: il lavoro del MOF non si esaurisce dopo la competizione, anzi, da lì inizia. Le delegazioni dipartimentali e regionali organizzano incontri con i loro membri più volte all’anno. A livello nazionale, viene organizzata annualmente un’Assemblea Generale aperta a tutti i membri. Infine, ogni MOF è invitato a partecipare alla vita dell’associazione.
“Transmettre”: ossia impegnarsi a trasferire le conoscenze, il savoir-faire e il gusto per l’eccellenza professionale. Questo avviene anche attraverso i MAF (Meilleurs Apprentis de France) e la promozione delle professioni manuali nelle scuole.
Spiega il MOF Angelo Musa: «Questo titolo conferisce anche dei doveri. Abbiamo la responsabilità di gestire una preziosa eredità, di continuare ad elevare la professione e di trasmetterla alle nuove generazioni. La preparazione al concorso richiede tanta perseveranza, il ritmo è molto sostenuto e le prove sono tante. Bisogna avere fiducia in sé stessi, ma anche lavorare sui propri punti deboli, perché queste competizioni rappresentano innanzitutto una sfida con sé stessi. Personalmente i miei allenamenti erano quotidiani, senza distinzione tra giorni lavorativi, festivi e vacanze».
Come diventare un MOF
Il concorso si svolge ogni tre o quattro anni ed è organizzato dal COET (Comité d’Organisation des Exposition du Travail) che consegna il titolo sotto l’egida del Ministero della Pubblica Istruzione.
Tutte le iscrizioni si fanno direttamente dal sito: non sono previsti particolari prerequisiti, tranne quello di aver compiuto almeno 23 anni alla data di chiusura delle iscrizioni, di parlare e scrivere francese correttamente e, ovviamente, di avere eccellenti abilità manuali. Dunque chiunque, potenzialmente, può iscriversi.
Il concorso MOF arriva però solitamente al culmine di un percorso che vede altri due passaggi. Il primo è il Concours un des Meilleurs Apprentis de France (MAF), fino a 21 anni. Poi ci sono le Olympiades des Métiers (WorldSkills), fino a 23 anni e infine il concorso MOF.
Il percorso dura circa due anni e prevede la qualificazione nel primo anno, e la finale nel secondo. Tra le varie professioni, alcune richiedono al candidato di realizzare uno o più opere, altre sono oggetto di prove dal vivo. Tra queste, anche le competizioni gastronomiche e di pasticceria.
Il titolo esiste solo in Francia ma è riconosciuto in tutto il mondo, dura per sempre, non ha scadenza. Viene assegnato in base alla media dei voti ottenuti nelle prove. Potrebbero quindi esserci più vincitori, oppure non essercene affatto, se nessuno ha raggiunto il punteggio richiesto. La preparazione richiede estrema dedizione e perseveranza, oltre che il supporto di partner/sponsor per affrontare i costi degli allenamenti.
Il titolo è riconosciuto dal Ministero del Lavoro come qualifica certificata di livello 5 (BAC+2). Le medaglie vengono consegnate alla Sorbona di Parigi nel corso di un grande evento, seguito da una cerimonia al Palazzo dell’Eliseo, alla presenza del Presidente della Repubblica francese, insignito “ex officio” del titolo di MOF.
Il Meilleur Ouvrier de France Patissier-Confiseur
La competizione per il titolo di MOF legato alla pasticceria e cioccolateria si svolge in due fasi distinte: una selezione di due giorni e la finale. I concorrenti devono dimostrare la massima padronanza delle tecniche di pasticceria e cioccolateria, nonché realizzare una pièce in zucchero.
A qualche mese di distanza dalla selezione si svolge poi la finale, che dura tre giornate. Tra i criteri di valutazione, oltre a un’eccellente abilità e alla massima precisione nell’esecuzione, anche ricerca, innovazione, multidisciplinarità e, ovviamente, proposte che soddisfano il gusto dei giurati.
Il concorso richiede da diversi mesi ad anni di preparazione: si inizia con le prove per la qualificazione, che permettono di selezionare i candidati in base al loro livello di eccellenza. I temi delle prove sono resi noti in anticipo, mentre quelli della finale vengono comunicati solo a qualificazione avvenuta. L’ultima edizione del concorso di MOF Patissier-Confiseur si è tenuta nel 2019 e ha premiato cinque artigiani: David Briand, Patrice Ibarboure, Jonathan Mougel, Sébastien Trudelle e Jean-Christophe Jeanson.
L’associazione: la Société Nationale des Meilleurs Ouvriers de France
Fondata nel 1929, la Société Nationale des Meilleurs Ouvriers de France è un’associazione riconosciuta di pubblica utilità dal 1952. Dal 2018 è presieduta da Jean-François Girardin (MOF 1994 Cuisine Gastronomie). Riunisce oggi più di 1500 membri, che vantano il titolo di Meilleur Ouvrier de France oppure Meilleur Ouvrier de France Honoris Causa. La sede nazionale si trova a Parigi, nel 12°arrondissement, ma copre tutto il territorio nazionale, grazie a 75 delegazioni di dipartimento e 12 delegazioni regionali.
Il suo primo Presidente fu GL Castelain (MOF 1927 Dessinateur = progettista). Castelain dichiarò: «Dobbiamo fare della nostra associazione una grande famiglia, considerarci fratelli, aiutarci e sostenerci a vicenda in tutte le circostanze della vita». Da allora, la Société Nationale des Meilleurs Ouvriers de France ha continuato a crescere e svilupparsi.
Spinta da un forte senso del dover trasmettere l’arte delle mani, ha dato vita al concorso MAF (Meilleurs Apprentis de France, ossia Migliori Apprendisti di Francia). Riservato ai giovani in formazione professionale tra i 16 e i 21 anni, costituisce una fucina di futuri MOF.
I MAF: l’eccellenza nell’apprendistato
Sostenere le nuove generazioni è importante per i MOF, perché rappresentano il futuro. Per questo il concorso MAF, Meilleurs Apprentis de France, mira a individuare giovani talenti tra i 16 e i 21 anni con reali competenze professionali, agevolando concretamente il loro inserimento nel mondo lavorativo. È proprio attraverso questa solidarietà intergenerazionale che i MOF assicurano la trasmissione del loro savoir-faire eccezionale e la promozione del lavoro manuale. Creato nel 1985 da Paul Labourier (MOF 1979 Boilermaking = calderaio), il concorso si svolgeva inizialmente a livello locale, quindi regionale e infine nazionale, dal 2001.
La competizione ha conosciuto una crescita straordinaria in tutta la Francia, con quasi 6000 candidati ogni anno, che si misurano in oltre 120 professioni. Possono partecipare i giovani di età inferiore a 21 anni, con formazione CAP (Certificat d’Aptitude Professionel), che si consegue dopo due anni di istituto professionale, o BAC Pro (Baccalauréat Général Professionnel), dopo tre anni di studi, provenienti da istituti pubblici o privati, con status di studente o contratto di apprendistato.
Anche questo concorso è sotto l’egida del Ministère du Travail et du Secrétariat d’Etat chargé du Commerce, de l’Artisanat et de la Consommation et de l’Économie Sociale. il concorso si sviluppa prima a livello dipartimentale, segue il livello regionale. Le medaglie d’Oro regionali accedono alla Finale Nazionale. I vincitori vengono premiati al Théâtre du Châtelet di Parigi, alla presenza di MOF e personalità del mondo politico ed economico.
a cura di Lorenza Dalla Pozza
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