Sandra Tasca realizza il sogno di una piccola panetteria nell’Isola di Milano. Insieme a lei il panificatore Stefano Folco.
Ha da poco aperto a Milano Ciopa, in via Thaon De Revel 12.
Si tratta di un piccolo forno di quartiere, ideato e tanto desiderato da Sandra Tasca, l’oste vicentina che nel 2019 ha aperto Tàscaro, dapprima in Porta Venezia e ora tra Isola e Zara, il bacaro veneziano che tanto successo ha riscosso.
Dopo mesi di ricerche, sperimentazioni e impasti insieme al panificatore Stefano Folco, Sandra apre il suo “Ciopa”, il cui nome è quello del pane di forma tonda o a croce più tipico in Veneto, terra d’origine di entrambi.
Pane con farine pregiate e ricette regionali
Qui la regina è senza dubbio la farina, di un piccolo mulino marchigiano. Ma la gamma prodotto è ben oltre la Ciopa.
Tra gli specials, il “Mazì”:un pane che prende il nome dalla stessa farina ottenuta da 2000 specie di grani antichi, provenienti da tutto il mondo, capace di donare profumi e aromi particolarissimi.
Ci sono poi la “Ciopetta” ottenuta invece con grano duro. Poi il morbidissimo Pan Piuma, le Ciabatte croccanti e il tradizionale Pane da cicchetti, utilizzato anche dal vicino Tàscaro.
Le pizze alla pala
La pizza alla pala si presenta leggerissima e digeribile, in diverse varianti a rotazione.
L’obiettivo è quello di valorizzare il più possibile l’impasto, con l’utilizzo di topping che non incidano sul sapore della pizza. Dalla focaccia bianca con sale e rosmarino alla rossa con pomodoro e origano, si passa dalle più classiche come la margherita a quelle più particolari come la tris di datterini e basilico o la provola e pepe.
O ancora pomodoro, alici, olive taggiasche, pomodori secchi e origano o pomodoro, burrata, olive taggiasche e nduja.
I dolci di Ciopa
Per le colazioni invece, tante diverse varietà di biscotti come i Bussolà, tipico biscotto veneto all’uovo, o i golosi Pan de Stele, al cacao con zucchero a velo.
Dietro alla produzione di ogni prodotto si cela un laboratorio all’avanguardia con tecnologia 4.0, una cella di lievitazione e di ferma biga che consentono così due infornate al giorno.
Cultura no waste
Ogni forma, creata con farine, lievitazioni e impasti diversi, si trasforma infine in prodotti “second hand”.
I Pan Piuma diventano croccanti fettine aromatizzate all’olio, perfette per bruschette e tartine. Ancora la Ciopa o il Mazì vengono tagliati a cubetti e insaporiti con olio e origano, per un aperitivo o da aggiungere alle zuppe. Il resto diventa ovviamente pangrattato.
a cura di Simone Zeni
Il pane in 101 domande e ricette
Matteo Cunsolo
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