Il Pasticcere e Gelatiere

Come nascono i gianduiotti di Guido Castagna

Quelli di Guido Castagna non sono Gianduiotti come gli altri. “From bean to bar”, ovvero dalla fava alla barretta, è infatti l’imperativo di questo cioccolatiere piemontese, maestro APEI. Un artista del cioccolato moderno, che ha rinnovato la cioccolateria Sabauda recuperando le antiche lavorazioni del cacao. E che ogni giorno, nel suo laboratorio, produce piccoli capolavori di “oro nero” partendo dalle fave, selezionate con cura e secondo un programma di sostenibilità a tutto tondo.

Grazie a molteplici collaborazioni con le Università ha dato vita al disciplinare “Cioccolato Metodo Naturale Guido Castagna, un progetto innovativo che rispetta persone, cacao e ambiente.

Nel 2003 nasce il suo laboratorio di produzione cioccolato From bean to bar a Giaveno, che abbiamo avuto occasione di visitare all’ultimo Seminario Pubblico APEI. Qui abbiamo scoperto come nascono i suoi Gianduiotti, o meglio – come li ha chiamati Castagna – i Giuinotti.

Traguardi e premi, oltre i Gianduiotti

Nel 2009 sviluppa il Gianduiotto del quarto tipo Estruso e Tagliato, estrusione a freddo che permette di ottenere un quantitativo di Nocciola Piemonte IGP superiore al 40%.
Lo stesso anno il Gambero Rosso, per la sua nuova creazione, gli assegna il gradino più alto del podio. Di successo anche la crema di Nocciole +55, inserita nel catalogo del food design di Torino 2008. Riceve inoltre diversi premi agli International Chocolate Awards di Londra.

Nel 2018 crea il “Comitato per Giandujotto di Torino IGP” di cui diventerà Presidente.

Dal 2019 la nuova sede in Giaveno, oltre a laboratorio, è un importante punto di incontro per la formazione, dove si girano  filmati e si fanno collegamenti tv.

Nel 2021 nasce il progetto “Sago Costa D’Avorio” con l’intento di rendere autonomi gli abitanti nella produzione e commercializzazione del cacao.

a cura di Alessandra Sogni