Oltre le origini italiane. L'importante gruppo spagnolo di prodotti ittici spiega a Italian Gourmet tutti i progetti che, ancor più da 2024, coinvolgono lo Stivale.
Un’espansione massiccia che fa capire quanto il mercato nostrano sia guardato con attenzione Grupo Consorcio.
È direttamente Dario De Stefano, General Sales Manager Italia dell’azienda, a raccontarcele.
Grupo Consorcio in Italia. Intervista a Dario De Stefano, General Sales Manager Italia
Consorcio guarda con sempre maggiore interesse all’Italia. Quali sono i progetti relativi al 2024?
Il 2024 sarà effettivamente un anno cruciale per noi: da gennaio, infatti, abbiamo avviato la gestione diretta del nostro business in Italia, senza cioè intermediari. Gli obiettivi in Italia sono ambiziosi: una crescita a doppia cifra quest’anno, raddoppiando il fatturato entro i prossimi 5 anni e puntando sul nostro tonno premium e sulle prestigiose acciughe del Cantabrico, per consolidare sempre di più la nostra leadership. L’Italia, va detto, da sempre è il primo mercato a livello globale del Gruppo. Tra le principali novità di quest’anno c’è l’introduzione di due nuove varietà di acciughe del Cantabrico: le acciughe in olio di girasole e le acciughe piccanti. Punteremo molto infatti sulle acciughe del Cantabrico, prodotto nel quale crediamo molto e per il quale vediamo forti opportunità di crescita. Anche in Italia, infatti, stiamo assistendo a un nuovo trend di consumo che considera queste prestigiose acciughe sempre meno ingrediente e sempre più piatto da portata, proprio come avviene in Spagna ormai da anni.
Tra i molteplici progetti, tanta attenzione anche al digitale.
Crediamo molto anche nel nostro nuovo e-commerce, lanciato da pochi mesi e dove vendiamo la linea Gran Reserva Consorcio, contraddistinta da prodotti di altissima qualità che non si trovano nella grande distribuzione: un canale di vendita pensato per consumatori gourmet, alla ricerca del prodotto di nicchia e spessp introvabile. Un’altra importante novità sarà il rebranding del marchio Consorcio che nel corso di quest’anno progressivamente coinvolgerà tutti i prodotti a scaffale con l’obiettivo di rinnovare i nuovi pack entro l’anno. La nuova immagine, realizzata in collaborazione con Armando Testa, ha l’obiettivo di mettere in evidenza ancora di più i pilastri fondamentali dell’identità di brand di Consorcio: la qualità premium dei prodotti, siano essi tonno o acciughe, il legame con la terra d’origine, Santoña e il suo mar Cantabrico, e l’artigianalità, il “fatto a mano” che ancora contraddistingue i nostri prodotti.
L’investimento riguarda anche la rete vendita?
Sì: in occasione dell’avvio della gestione diretta è stata creata una rete vendita Consorcio, strutturata per gestire l’intero territorio italiano, che va a supportare il top management italiano che già operava per il mercato locale.
Il rapporto tra Consorcio e l’Italia è però storico e indissolubile. In cosa possiamo dire che è visibile ancora oggi “l’italianità” di questa grande azienda?
Si tratta certamente di un legame storico e indissolubile. Non tutti infatti sanno infatti che Grupo Consorcio fu fondato nel 1950 dal genovese Giacomo Croce, giunto a Santoña alla ricerca dei migliori prodotti del mar Cantabrico. Da allora la famiglia Croce è al timone dell’azienda, guidata oggi dalla Vicepresidente Valeria Piaggio, che rappresenta la terza generazione dopo il nonno Giacomo e la madre Maria Cristina Croce, attuale Presidente. In Consorcio c’è molta Italia quindi: l’italianità parte dalla proprietà e si rivela anche nell’attenzione alla qualità dei prodotti e alla cura nella produzione.
Farete anche l’ingresso nel mercato del fresco take-away. Come?
Nei prossimi mesi entreremo in un nuovo segmento del mercato, ancora inesplorato, quello del fresco take-away con una serie di piatti pronti a base di tonno e acciughe del Cantabrico, realizzati con la tecnologia HPP, High Pression Procedure, un metodo di conservazione degli alimenti e delle bevande non termico (5ºC – 20ºC) che garantisce un prolungamento della durata di conservazione, preservando le caratteristiche del prodotto fresco e assicurando la sicurezza alimentare, e che, rispetto alla pastorizzazione, non prevede l’uso di calore. La scelta di entrare in questo nuovo business rispecchia le tendenze internazionali che dimostrano come il consumatore oggi sia sempre più attento a cibi salutari, poco processati, senza additivi e conservanti, che siano al tempo stesso sostenibili e rispettosi dell’ambiente.
Nel futuro di Concorcio, c’è uno sguardo anche verso il settore B2B italiano?
Sicuramente in questo nuovo assetto aziendale in Italia la priorità è consolidare la nostra posizione nel settore della GDO, che pesa per il 90% del nostro business. Il restante 10% riguarda il canale Horeca per il quale già prevediamo prodotti ad hoc come le grandi latte di tonno o di acciughe del Cantabrico. Sicuramente nel futuro e sul lungo periodo ci possono essere interessanti margini di sviluppo e di crescita anche in quest’area.
LA BRUSCHETTA CON ACCIUGHE DEL CANTABRICO: LA RICETTA DI CHEF BEPPE MAFFIOLI
a cura di Simone Zeni
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