Continua la diffusione di caffetterie e bar che fanno di una sapiente combinazione tra prodotti da forno e bevande il proprio modello di business, sviluppando una nuova identità.
Di pari passo con quest’evoluzione, che porta forni e storiche panetterie ad ampliare la propria offerta dalla colazione alla pausa pranzo, fino all’aperitivo, cresce la necessità per gli esercenti di adottare soluzioni pratiche, in grado di digitalizzare e gestire al meglio questa complessità
Negli ultimi anni, gli Osservatori di SumUp hanno rilevato una crescita costante dei pagamenti digitali nel segmento Horeca, che comprende appunto ristoranti, bar, caffetterie e pasticcerie. Gli ultimi dati, emersi dall’Osservatorio Turismo Cashless 2023, evidenziano come nell’estate appena trascorsa i settori che hanno registrato il maggior aumento di transazioni digitali siano stati bar e club con un +46,5%. Il trend positivo si conferma anche per caffè e ristoranti, dove i pagamenti digitali aumentano del +34,5%.
Le province italiane in cui si paga di più con la carta
Nel 2023 si registra nel settore Caffè e Ristoranti una crescita dei pagamenti digitali in quasi tutta Italia, ma con prevalenza nelle province del Nord e Centro. Sul podio della classifica delle aree con il più alto aumento di transazioni digitali ci sono Modena (+82,2%), Ancona (+54,1%) e L’Aquila (+51,7%). Proseguendo lungo la Top 10 compaiono Biella (+50,8%), Piacenza (+49,9%) e Varese (+46,9%). Dopo Rieti (+46,2%), chiudono la classifica Prato (+44,7%), Lucca (+43,2%) e Venezia (+42,6%).
(Fonte: Osservatorio Turismo Cashless 2023)
La Top 10 nazionale degli scontrini medi “cashless”
Le Isole fanno la loro comparsa nella Top 10 delle province con il ticket medio più basso, tutte ben inferiori alla media nazionale (23,4 euro). A guidare, infatti, c’è Oristano con 15,5 euro; subito dopo Modena (19,6 euro), a cui seguono Prato, Ancona e Cagliari dove lo scontrino medio digitale nei caffè e ristoranti è di 20,2 euro. Il resto della classifica ci riporta invece al Nord con Bologna (20,6 euro), Milano (20,9 euro), Lodi e Genova (entrambe 21,5 euro). Chiude il ranking il Centro Italia con Livorno (22 euro).
(Fonte: Osservatorio Turismo Cashless 2023)
Scende il valore degli scontrini più alti al ristorante
Dall’altro lato della classifica, tra le province d’Italia che registrano gli scontrini più alti, primeggia Aosta con 38,5 euro. Da segnalare, però, come anche questo valore abbia visto una diminuzione rispetto all’anno precedente: nel 2022, infatti, la stessa provincia registrava un ticket medio di 39,7 euro (-3,1%). Percorrendo il resto della classifica, gli scontrini medi più alti d’Italia si trovano a Grosseto (37,3 euro) e Siena (36,5 euro), anch’esse però con valori in calo rispettivamente del -8,7% e del -10,3%. Seguono Bolzano (35,9 euro), Verbano-Cusio-Ossola (34,5 euro), Sondrio (33,9 euro), Cuneo (32,5 euro), Como (32,4 euro) e Asti (32,2 euro).
(Fonte: Osservatorio Turismo Cashless 2023)
Le province in cui diminuisce di più lo scontrino digitale
La diminuzione dello scontrino medio digitale in varie province d’Italia mostra come per i clienti sia ormai frequente utilizzare la carta o lo smartphone anche per pagare un caffè o un panino in pausa pranzo. Il calo più evidente del ticket medio digitale si registra soprattutto a Belluno, con una flessione del 31% rispetto al 2022. Subito dopo ci sono Ancona (-24,9%), Parma (-23,5%), Prato (-21,2%) e Modena (-18,3%). Nella seconda metà della classifica compaiono Sondrio, Udine e Pesaro-Urbino con percentuali poco distanti (rispettivamente -15,6%, -15,2%, -15,1%). In fondo alla classifica Asti e Arezzo, entrambe con una diminuzione del ticket del -14,3%.
(Fonte: Osservatorio Turismo Cashless 2023)
Zero contanti, più sicurezza, più clienti
I dati dell’Osservatorio Caffè e Ristoranti Cashless 2023 di SumUp evidenziano, per il primo anno del tutto libero dalle restrizioni dovute alla pandemia, un’adozione convinta degli strumenti di pagamento digitale da parte degli esercenti e dei loro clienti. Pagare con carta e smartphone è comodo e veloce non solo per saldare il conto dopo cena: i valori in diminuzione degli scontrini medi “cashless” dimostrano, infatti, come le soluzioni digitali siano preferibili anche per acquisti più economici, dal pane a un trancio di pizza, da una brioche al caffè, in sostituzione al contante. Oltre ad abbattere i costi del denaro in termini di sicurezza (spese per attrezzare il ristorante con allarmi e sistemi di sorveglianza) ed efficienza (trasporto dei valori alle filiali bancarie, sempre più rare sul territorio italiano), disporre di strumenti digitali aiuta a rendere il business più attrattivo agli occhi di una clientela sempre più vasta.
L’intervista esclusiva del Corriere del Pane: Vittorio Moretti, Commercial Director di SumUp
Quali sono le principali necessità individuate nel canale artigianale e quali i servizi più vantaggiosi forniti da SumUp per gli esercenti?
Guardando al settore Bakery, gli esercenti richiedono funzionalità logistiche e gestionali specifiche, legate alla catena di approvvigionamento delle materie prime, alle statistiche dei prodotti più venduti e alla reportistica giornaliera e mensile. Per ottimizzare questi aspetti più operativi e valutare i costi è ideale disporre di un sistema di cassa intelligente, come SumUp Cassa Pro, che possa integrare diverse attività: dall’analisi delle vendite e delle performance dei prodotti, alla gestione del magazzino in maniera fluida; dall’elaborazione degli ordini, all’accettazione di modalità di pagamento diverse. Su quest’ultimo aspetto la clientela internazionale risulta essere particolarmente esigente, come riporta l’Osservatorio Turismo Cashless 2023.
Quali sono i vantaggi principali di un gestionale di cassa?
Tra i vantaggi di avere un gestionale di cassa, inoltre, c’è la possibilità per il ristoratore di riorganizzare la propria offerta attraverso un menù di selezione organico, che permetta di ottimizzare le procedure di pagamento e di offrire analisi dei dati in post vendita. Grazie a questi resoconti personalizzati, gli esercenti del settore Horeca possono usufruire di strumenti di analisi puntuale, rimanendo competitivi rispetto all’andamento del mercato. L’accesso a questi dati, infatti, rende possibile la diversificazione dei canali di vendita, affiancando al negozio fisico una piattaforma e-commerce e integrando servizi di consegna a domicilio.
In che modo l’ecosistema SumUp supporta il canale artigianale?
L’approccio di SumUp è orientato non più tanto al singolo prodotto quanto alla creazione di un ecosistema che nel tempo possa incontrare le esigenze del settore: puntiamo quindi a consolidare un’offerta sempre più ampia, che nasca dall’ascolto dei bisogni degli esercenti e che includa al suo interno varie soluzioni. Oltre ai servizi per la gestione di vendite e pagamenti, infatti, l’ecosistema SumUp fornisce anche il Conto Aziendale e la Carta: si tratta di strumenti veloci e gratuiti, che consentono a piccole realtà e liberi professionisti di gestire il proprio flusso di cassa in maniera semplice e immediata. In quest’ottica l’ecosistema SumUp costituisce un unico punto di accesso a molteplici servizi sia per i piccoli business che per le attività di recente apertura, facendo dell’approccio “One Stop Shop” il proprio punto di forza.
Non perdete il prossimo numero del Corriere del Pane: Vittorio Moretti, Commercial Director di SumUp, approfondirà quest’ultimo aspetto nell’ambito della panificazione come nostro “Esperto risponde”
Foto courtesy of SumUp
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