La lotta alla fame nel mondo, allo spreco alimentare e una migliore conoscenza ed utilizzo delle verdure – l’alimento di scarto per eccellenza nelle case degli italiani – diventano materia di studio e di sperimentazione per i futuri chef e cittadini di domani.
Più di 100 Istituti Alberghieri italiani, circa 3400 studenti delle classi 3°, 4° e 5°, saranno i protagonisti del progetto “Share a Meal – Giovani chef” lanciato in occasione della Settimana Mondiale dell’Alimentazione da Knorr, in collaborazione con il World Food Programme Italia – partner istituzionale – e di Unilever Food Solutions, divisione dedicata alla ristorazione professionale, di Ballarini e di Costa Crociere.
Un progetto che è una rappresentazione fattiva di come i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite possano venire concretizzati nell’attività lavorativa. Il fulcro principale del progetto è stato sviluppato attorno agli obiettivi “Fame Zero” (2° dei SDG delle Nazioni unite), “Istruzione di Qualità” (4° dei SDG delle Nazioni Unite) e “Partnership” per raggiungere insieme i target ambiziosi dell’Agenda 2030 ( 17° SDG delle Nazioni Unite).
Partendo dall’edizione di Share a Meal dello scorso anno, quest’anno il progetto si è evoluto accogliendo il sostegno di altre aziende, con l’obiettivo di supportare il World Food Programme, donando l’equivalente di ciò che si è riusciti a risparmiare attraverso la lotta allo spreco: è possibile infatti donare pasti scolastici ai bambini più bisognosi del Kenya, creando un ponte immaginario tra le scuole all’insegna della solidarietà e dell’istruzione alla corretta nutrizione.
Il progetto Share a Meal è un progetto didattico ideato e coordinato da ScuolaAttiva onlus, che nell’anno scolastico 2018/19 raggiunge gli Istituti Professionali-Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera italiani e dialoga anche con le Scuole primarie, con l’obiettivo di sensibilizzare ed educare futuri chef e futuri consumatori a ridurre lo spreco alimentare in casa e nel fuoricasa, i due principali ambiti in cui avviene la maggior parte dello spreco in Italia (pari all’1% del PIL).
Attraverso una guida didattica e delle lezioni teorico-pratiche, i ragazzi avranno la possibilità di confrontarsi e riflettere sull’importanza di iniziare a trattare lo spreco alimentare e la fame come un problema sociale, locale e globale allo stesso tempo. Perché entrambi sono due facce della stessa medaglia che si chiama malnutrizione e per affrontarla è necessario avere consapevolezza e competenze – a partire da una conoscenza dei principi di eco-cucina, della strumentistica e del waste management nella ristorazione.
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