Project Manager di Preidlhof, consulente ed esperta di benessere a livello mondiale, Patrizia Bortolin spiega il rapporto tra benessere e cucina.
Dopo diversi anni divisa tra il mondo e l’Italia, dal 2019 Patrizia Bortolin è torna nel suo Alto Adige.
Qui, direttamente da Borgo Egnazia, è arrivata per seguire la Spa del cinque stelle Lusso Preilhof. Un lavoro di trasformazione che ha già portato premi e riconoscimenti di livello internazionale alla struttura, di cui oggi è Project Manager.
Un ruolo che parte dal benessere e attraversa naturalmente la cucina, che si avvale della consulenza dello chef Emanuele Giorgione. Con un menu healthy che affianca quello opulento e altrettanto goloso che da sempre caratterizza il Preidlhof ma che quest’anno tocca vette altissime con la bella mano dell’Executive Chef Angelo Didonna.
Tra il suo lavoro a Naturno e qualche consulenza estera (in particolare Medioriente), Bortolin ha raccontato a Italian Gourmet la sua idea di cucina e benessere.
Intervista a Patrizia Bortolin
Quando è arrivata al Preidlhof?
Alla fine del 2019, sono di origine altoatesina ma mancavo da 30 anni. L’idea di seguire un lavoro importante come quello che sto tutt’ora portando avanti qui mi ha convinto.
In qualità di Project Manager, come definirebbe la filosofia che ha pensato per la Spa di questa struttura?
Un concetto sartoriale, su misura per Preidlhof e diverso da tutto ciò che c’è in giro nel mondo wellness. Il tutto offerto in una sinergia inedita che connette tutti, per una trasformazione che coinvolge non solo l’ospite ma anche il team e l’intero resort. Obiettivo è stimolare e trovare il punto di equilibrio tra una ricerca di appagamento edonico, quindi di bellezza, relax, sensi, divertimento, ed “eudaemonico”, quindi di valori, senso, profondità. Un punto che permette di fiorire.
In che modo l’alimentazione e la cucina dialogano con la parte “benessere”?
Cucinare è stata la mia personale salvezza. Ho imparato ad esprimere e curare me stessa e gli altri, me lo ha insegnato una monaca straordinaria in India, Arati. Non è solo cosa si mangia, aspetto certamente importante per il benessere, ma anche perché, come lo si mangia, con chi e che esperienza fa il nostro corpo. Qui ad esempio cerchiamo di invogliare le persone a cucinare di più, ad assaporare e a sviluppare i sensi, tema wellness per eccellenza. Il Team Spa guida classi esperienziali a tema food. Abbiamo creato una classe di “slow coffee” perchè nelle spa lo vietano sempre ma tutti lo amano. C’è molta ignoranza in materia e la gente continua a berlo, magari colpevolizzandosi. Proponiamo inoltre una degustazione di olio del Garda, che usiamo anche in un massaggio. Ancora la degustazione di mele, per migliorare l’approccio con il cibo e con se stessi.
Quindi anche la cucina al Preilhof è benessere?
Senza alcun dubbio. La cucina di questa struttura è sempre stata ricca, con ampia scelta, gustosa. Il cibo che appaga il palato e la vista è già benessere. In questi anni stiamo facendo un grande lavoro per proporre anche un Menu Wellness che tenga conto appunto tanto della salute quanto del gusto.
A chi si è affidata per la realizzazione del Menu Wellness?
C’era bisogno di realizzare un menu gourmet che potesse aumentare i risultati dei nostri percorsi benessere. Ma anche aiutare la sala a semplificare le infinite richieste di modifica menu per allergie e intolleranze e soddisfare le esigenze di ospiti esperti provenienti da tutto il mondo. Non ho avuto dubbi: ho chiamato il mio caro amico e grande professionista Emanuele Giorgione, che oltretutto è di origine meranese. Ha fatto un lavoro a dir poco notevole.
Oltre alla consulenza di chef Giorgione, ad occuparsi del menu gourmet e della ristorazione del resort è il talentuoso chef Angelo Didonna. Come definirebbe la sua cucina?
Chef Angelo Didonna è una presenza davvero gentile e creativa. Pugliese d’origine e con esperienze importanti nell’ambito benessere e di grandi strutture ricettive. La sua cucina? È gioiosa e un po’ ironica.
a cura di Simone Zeni
Cuciniamo Naturale
Emanuele Giorgione
Un ricettario green dove la cucina dei “senza” dona valore aggiunto ad ogni piatto. Dall’aperitivo ai dolci, lo chef ci trasporta in un mondo tutto naturale, con una pratica guida agli strumenti più adatti per una cucina vegetale e vegana, con tante idee su come organizzare la propria spesa e i piatti a cadenza settimanale, completo di spunti su sostenibilità e nutrizione, da mettere in pratica ogni giorno.
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