Sono sempre di più gli chef italiani e stranieri a confrontarsi con l'etica in cucina. Non solo piatti "attenti" e senza sprechi ma anche molti progetti attivi per aiutare la società e chi ha meno.
Bravi, belli e… buoni. L’alta cucina fa sempre più rima con etica nella (giusta) convinzione che attraverso il cibo si possono fare grandi e piccole rivoluzioni.
Massimo Bottura, tristellato e secondo miglior ristorante al mondo, con il suo Refettorio Ambrosiano sta facendo scuola. Dopo la prima sede milanese ne ha recentemente aperta una anche a Londra. Tutti i pasti sono cucinati con ingredienti ricavati dalle eccedenze alimentari destinate alla discarica. Lo ‘scarto, grazie ad abilità e maestria si trasforma in piatti nutrienti, salutari e stagionali.
Il progetto sbarcherà anche negli Stati Uniti: la Rockefeller Foundation sovvenzionerà lo sviluppo sostenibile di ‘Food for Soul’ con l’obiettivo di trasformare spazi abbandonati o dimessi in mense accoglienti e inclusive.
Niko Romito, anche lui tristellato, è l’anima di “IN-Intelligenza Nutrizionale”, protocollo di ricerca sperimentale e interdisciplinare con l’Unità di Ricerca in Scienza dell’Alimentazione e Nutrizione Umana dell’Università “La Sapienza di Roma”, che inaugura un nuovo modo di pensare la mensa ospedaliera. L’obiettivo rendere il cibo uno strumento di cura e di comfort e gratificazione del paziente.
A Davide Scabin il merito di avere ideato “Food Cleanic” progetto di ricerca che coinvolge un team di medici e oncologi. Tra risultati piatti dedicati a pazienti in chemioterapia affetti da disgeusia, ovvero una percezione alterata dei sapori.
Giancarlo Morelli, patron Pomiroeu, sta studiando piatti speciali per pazienti affetti da patologie respiratorie; Heinz Beck , tre stelle della Pergola, ha collaborato con l’equipe del Policlinico Gemelli per creare un sito web completo (www.gemellifornelli.it) con informazioni e ricette dedicate a tutti coloro che vogliono unire il piacere del gusto e l’attenzione alla salute.
Grandi e Piccole Rivoluzioni sono possibili anche grazie ai Protagonisti della Grande Cucina Italiana
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