L’hotel Il Porticciolo ha scelto di riaprire le sue cucine per accogliere le richieste dei suoi clienti che, visto il protrarsi delle ordinanze urgenti atte a fronteggiare l'emergenza COVID-19 e l’avvicinarsi della Pasqua, desidera riassaporare la cucina dello chef Riccardo Bassetti
A seguito dei Dpcm che si sono susseguiti a partire dell’8 marzo 2020 in merito alle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza, Il Porticciolo e la sua proposta gastronomica hanno visto un continuo ridimensionamento degli orari di esercizio, fino alla chiusura totale. Quello che succede oggi con l’avvicinarsi della bella stagione e con la voglia di evasione dalla monotonia domestica, è una naturale ricerca della quotidianità, che è fatta anche di ristorazione, di chef e di buoni piatti.
Nasce così una proposta particolare di delivery, che non è la classica formula a cui siamo abituati, ma che risponderà alle richieste dei clienti, in base anche alla reperibilità della materia prima. A causa delle difficoltà oggettive nell’approvvigionamento delle cucine, dati i divieti negli spostamenti e le limitazioni delle spedizioni, la proposta gastronomica si modellerà giorno dopo giorno e non sarà quindi possibile garantire la spedizione degli stessi piatti attualmente presenti nel menu. «Non siamo mai stati a favore del delivery classico, in quanto pensiamo che i nostri clienti scelgano di sedere alla nostra tavola per vivere un’esperienza totalizzante, non solo per i piatti, ma per prendersi 2 ore di tempo in cui ricevere le giuste attenzioni e godere della nostra fantastica vista lago. Questa volta però abbiamo deciso di rispondere alla domanda della clientela, in maniera diversa dai soliti canoni». A parlare è Giovanni Bassetti proprietario de Il Porticciolo.
Lo chef Riccardo Bassetti (una stella Michelin) provvederà a studiare un menu in base alle singole richieste dei suoi clienti, con un approccio quasi sartoriale, utilizzando prodotti freschi, a km0, provenienti da fornitori, contadini e allevamenti locali, che assicurano un ulteriore livello di sicurezza grazie alla filiera corta, che in pochi passaggi porta il prodotto dal campo alla cucina.
«Quello che è successo nell’ultimo periodo non ci ha lasciato indifferenti. I nostri clienti hanno iniziato a chiederci sempre più frequentemente i piatti del Ristorante gastronomico La Tavola*, come anche dell’Osteria. Così abbiamo creato una formula ad hoc calzata sia sulle esigenze dei clienti, che sulla oggettiva situazione del mercato. Sarà un po’ come stare di nuovo insieme, in maniera diversa, ma comunque vicini, in attesa che tutto torni alla normalità e ricominceremo a vivere il nostro lago, il nostro hotel e il nostro territorio». Per informazioni: [email protected]
a cura di Atenaide Arpone
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