Tedesca? No. Inglese? Neppure. Allora Belga? Neanche. La miglior birra scura al mondo è italiana: la Collesi Ubi. Lo hanno stabilito i cento esperti provenienti da tre continenti e riuniti nella giuria dei World Beer Awards 2018, che nella finale di Londra hanno assegnato alla “rossa” italiana la medaglia d’oro come “World’s Best Dark Beer”. Un giudizio arrivato dopo un lungo processo di selezione e di votazioni, articolato in tre fasi, che ha portato all’assegnazione di nove “titoli mondiali” in altrettante categorie.
A cura di Daniela Guaiti
Si tratta di un vero trionfo per la Collesi, che ha superato 2300 birrifici di 50 Paesi. Senza dimenticare che la scalata ai World Beer Awards 2018 era iniziata con un oro, ancora per la Ubi nella categoria “World’s Best Style” come “Belgian Dubbel”, accanto a un oro per la Ipa e a un argento per la nera Maior, entrambe “Italy Winners” nella classifica parziale per Paese. Salgono così a oltre 100 i riconoscimenti tributati alle birre prodotte nelle Marche da Giuseppe Collesi in un’azienda decisamente giovane.
Fondato nel 2007, il birrificio Collesi oggi è sinonimo di eccellenza artigianale italiana. L’azienda conta sul lavoro di 14 dipendenti e vanta un fatturato che nel 2017 ha toccato i 3,8 milioni, con una capacità produttiva annuale di 15mila ettolitri, che oggi sono destinati al 70 per cento al mercato estero (con Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Giappone in prima fila fra gli acquirenti) e che mirano a diventare il triplo nei prossimi 3 anni.
Infine le parole di Giuseppe Collesi a commento dell’importante affermazione internazionale. «Quando ho iniziato questa avventura 10 anni fa, ospitando ad Apecchio per la prima volta un mastro birraio belga, Marc Knops, – ha detto – mai avrei pensato di raggiungere in così breve tempo un risultato di tale livello. Credo che il nostro successo risieda nei valori su cui, da sempre, basiamo il nostro lavoro: l’impegno, le scelte etiche, i progetti, il rispetto del territorio. Così come nelle materie prime che ci distinguono, uniche e non replicabili: l’acqua straordinaria e il clima di questa zona dell’Appennino, ideale per la produzione di birra, oltre ai migliori orzi coltivati nelle nostre tenute e lavorati sul territorio marchigiano. Veder riconosciuta una delle nostre birre con la qualifica ufficiale di “migliore al mondo” ai World Beer Awards è come vedersi consegnare un Oscar».
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