Una ripartenza all'insegna dell'italianità quella di [bu:r], il ristorante di Eugenio Boer, fatta di nuovi menu e riti di accoglienza consolidati, ma rivisitati e corretti per garantire la massima sicurezza
Le parole vincenti per la riapertura? Un menu di soli prodotti italiani (ma con la creatività di sempre), un’accoglienza ‘familiare’ e uno sguardo nuovo sul futuro. Queste le chiavi della ripartenza secondo lo chef Eugenio Boer e la sua compagna Carlotta Perilli, sulla riapertura di [bu:r] dopo l’emergenza Covid.
“Nel mio DNA c’è l’Olanda, ma il mio cuore è tutto per l’Italia: mai come adesso ripartiamo dal nostro bel Paese!” afferma Boer. Il focus della “sua” ripartenza diventa una proposta menu 100% italiano, realizzato con prodotti nostrani e con l’obiettivo di omaggiare alcune delle grandi ricette della tradizione dando spazio alla piccola produzione locale.
Il menu che debutterà da [bu:r] subito dopo il lockdown spazia da Nord a Sud con note spiccate di Liguria e sapori intensi della terra del sole, declinati in 3 menu degustazione, di cui uno leggermente più lungo che comprende un mix di carne e pesce, in aggiunta ovviamente alla scelta “à la carte”. Insomma, un “ritrovarsi dove ci eravamo lasciati”, ma con all’attivo un bagaglio di doverose riflessioni sull’emergenza attuale e un menu tutto all’insegna della cucina nostrana.
Sulla ricezione si esprime invece Carlotta Perilli, compagna dello chef e maître di sala, che racconta un nuovo modo di vivere la ristorazione, scandita da sanificazioni e accortezze igieniche, ma con le ritualità di sempre. “Sarà tutto uguale – afferma – ma al contempo tutto diverso. Cercheremo di giocare una doppia partita: mantenere la nostra genuinità e la vicinanza emotiva col cliente in parallelo con la distanza fra i tavoli, assecondando le dure e giuste norme che ci imporranno. Sarà triste non poter riabbracciare chi non vediamo da tempo, ma necessario. Ci sentiremo un po’ a metà: chi lavora in sala lo sa bene. Le mascherine copriranno i nostri sorrisi, ma la passione e l’amore per ciò che facciamo si leggerà dai nostri occhi”.
Insomma, tutti pronti a ripartire.
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