Due le iniziative ideate da Fabbri 1905: nella prima l’azienda porta la dolcezza a chi ne ha più bisogno, seguendo il vero insegnamento del Natale; nella seconda la formazione si trasforma in Master Class “a domicilio” e su misura del cliente. Un’idea di grande successo, con già 40 corsi realizzati in tutta Italia per i professionisti del fuoricasa, una delle categorie più colpite dalla pandemia
Seguendo l’invito del Papa ad agire ognuno con i propri mezzi, per questo periodo Natalizio Fabbri 1905 ci mette la dolcezza e la porta in ospedale, ai senza tetto, da coloro che specialmente in un periodo di festa soffrono ancora di più la lontananza dagli affetti o da una vita “normale”.
E così, in questi giorni, migliaia di panettoni con Amarena Fabbri hanno preso il volo dall’azienda bolognese verso la Caritas Diocesana, l’Antoniano, il Policlinico Sant’Orsola, l’Associazione Amici di Tamara e Davide e poi, oltre i confini cittadini, verso la sede milanese dei City Angels, che li coordinerà per farli arrivare in tante città italiane dove ogni sera i volontari compiono giri caritatevoli per distribuire cibo e coperte a senzatetto, vecchi e nuovi.
“Lo abbiamo fatto in questi anni principalmente verso associazioni che sosteniamo regolarmente, come l’AIL – commentano in Fabbri – a cui già nei giorni scorsi abbiamo messo a disposizione migliaia di panettoni per la loro raccolta fondi di fine anno. Ma in questo Natale particolare vogliamo raggiungere quante più persone possibili per regalare loro un piccolo momento di felicità, ma anche un simbolo di festa, famiglia, come il nostro panettone, una dolcezza per il palato e per il cuore”.
“Quello che ci fa più piacere – aggiunge Nicola Fabbri a nome della famiglia- è immaginare che questo dolce il cui cuore è fatto del prodotto simbolo della nostra azienda, l’Amarena, possa consolare un poco tante persone che una famiglia, per i casi della vita o a causa di questa emergenza, non ce l’hanno o dovranno starne lontani”.
Dalla didattica a distanza a quella “a domicilio” con Fabbri 1905
Se non è possibile andare a scuola allora è la scuola che viene da te: perché la formazione, specialmente in un momento di crisi, è l’arma più potente per immaginare una nuova ripartenza. Questa la filosofia di Fabbri 1905, che in tempo di distanziamento sociale e saracinesche abbassate ha deciso di avviare Master Class “a domicilio” per i professionisti del fuoricasa, una delle categorie più colpite dall’emergenza.
Una visione che l’azienda bolognese porta avanti da vent’anni, quando per prima in Italia ha avviato una vera e propria scuola professionale per aiutare bartender, pasticceri e gelatieri ad acquisire nuovi strumenti e fiutare le nuove tendenze del mercato. Un servizio che in tempo di Covid si trasforma ed evolve: non solo lezioni a domicilio, ma anche confezionate sulle esigenze del singolo professionista. Sempre garantendo in maniera rigorosa il rispetto delle normative e della sicurezza.
Da quando il progetto Master Class “a casa tua” è partito, ad ottobre 2020, hanno già partecipato 40 clienti sparsi lungo tutta la Penisola, dalla Sardegna alla Lombardia, dal Veneto all’Emilia, dal Lazio alla Campania. Gli insegnanti – Brand Ambassador Fabbri – coinvolti, tutti professionisti di alto profilo, hanno formato i colleghi sulle nuove tecniche e tendenze del mondo dolce e del bere, come la pasticceria sottozero, le proposte invernali per il gelato, le monoporzioni, ma anche la caffetteria “miscelata”.
E proprio su quest’ultima proposta si è specializzato Pasquale Gazzillo, bartender del Vittoria Different di Casoria, paese dell’hinterland napoletano martoriato da un’emergenza sanitaria che non frena però il suo entusiasmo: “usciremo dalla pandemia più forti di prima e capaci di offrire al cliente qualcosa in più”. Del resto è questa la filosofia del suo bar, che vuole essere “Different” non solo nel nome: “il locale è nato distinguendosi dalla concorrenza grazie al suo laboratorio di pasticceria interno e al bistrot, che offre una scelta di vini e bollicine di alto livello. L’angolo cocktail era però trascurato, un più”. Poi l’incontro, in piena pandemia, tra il proprietario e Pasquale e la scelta di rendere “different” anche il night bar, investendo in un momento in cui pochi se la sentono di rischiare. Così entrano i cocktail “giocosi”, con un’anima, che stupiscono e dialogano con il cliente. “Mi hanno insegnato che prima si beve con gli occhi e poi si deve cercare di comunicare, di lasciare un’emozione”.
Un percorso di crescita che si interrompe quasi sul nascere: salgono i contagi e si deve chiudere alle 18, che per un cocktail bar equivale a non aprire affatto. “Un duro colpo che però, grazie all’incontro con Fabbri, può trasformarsi in nuova opportunità”. Pasquale, da 3 anni affezionato cliente dell’azienda bolognese – ho cambiato 15 bar ma mai mi sognerei di cambiare fornitore – apre le porte del bancone al pluripremiato Brand Ambassador Vittorio Agosti, maestro della caffetteria italiana. “Abbiamo scelto una Master Class incentrata sulla caffetteria per coinvolgere e formare quasi tutto il personale del bar. Il risultato è stato entusiasmante: il nostro cliente scoprirà presto che il caffè non è solo espresso. Può essere un cocktail, un ingrediente versatile con cui giocare con consistenze, colori e aromi capaci di stupire anche i più scettici”. Pronti insomma a ripartire, più preparati e consapevoli di prima.
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