Esordisce sotto due buone stelle il Festival del Prosciutto di Parma. Che, per la sua 19esima edizione, annuncia un inizio in compagnia dello chef bistellato Carlo Cracco, protagonista dell’inaugurazione della manifestazione il 2 settembre, in quel di Langhirano. Paese protagonista, insieme a Parma, della gustosa kermesse, lunga tutto il weekend.
Ed è proprio Langhirano infatti a ospitare una vera e propria “Cittadella del Prosciutto di Parma”, arena dedicata ai maestri della rosata delizia coronata. Pronti ad animare gli stand con assaggi, degustazioni guidate e laboratori. Mentre intorno non mancano i “Prosciutti dal mondo”, per un giro d’Italia e non solo a ritmo di “crudi” di alta qualità. E per un momento di cultura golosa, il Museo del Prosciutto e dei Salumi di Parma, nell’antico Foro Boario, propone dopo la visita il tasting all'insegna delle diverse stagionature della prelibatezza affettata.
A Parma, invece, fino al 9 settembre, è di scena il "Bistrò del Prosciutto di Parma", per assaporare fra le bellezze del centro storico, passeggiando e partecipando ai numerosi eventi in programma. Non dimenticando di contemplare il Tramonto DiVino, il roadshow regionale che, dopo aver fatto tappa a Milano Marittima, Cesenatico e Rimini, il 2 e il 3 settembre approda nella Città creativa per la gastronomia Unesco portando il suo carico di saperi e sapori: in piazza Garibaldi, a partire dalle 19.30.
Voilà un viaggio alla scoperta di oltre trecento etichette dell’Emilia Romagna, dal Lambrusco in multiversione ai nettari ferraresi delle sabbie, dall’Albana al Sangiovese, passando per Pagadebit, Trebbiano, Pignoletto, Malvasia, Gutturnio e Ortrugo. Raccontati dai professionisti dell’Associazione Italiana Sommelier. Intanto, un attrezzato food truck propone finger stellati, firmati dai cuochi dell’associazione ChefToChef e preparati utilizzando i migliori prodotti dop e igp della regione. Vedi l’aglio di Voghiera, l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia e il Prosciutto di Parma, naturalmente. Mentre a fare da contorno sono il parmigiano reggiano, il culatello di Zibello, il fungo di Borgotaro, nonché prelibatezze giunte direttamente Strada del Prosciutto e dei Colli di Parma e dalla Sagra dell’Anguilla di Comacchio.
Un grande festival, sul quale non cala certo il tramonto il 4 settembre. Nei due weekend successivi infatti (10-11 e 17-18 settembre), i prosciuttifici aprono le loro porte, pardon le “finestre”, per far conoscere il ciclo di lavorazione e di produzione. Con immancabili assaggi.
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