Riparte con nuovo slancio lo chef Filippo La Mantia al Mercato Centrale di Milano. Un format rinnovato che mette al centro cibo e musica, per continuare a fare ristorazione divertendosi.
Filippo La Mantia ritorna dopo la pausa che lo scorso febbraio lo aveva portato a chiudere il ristorante all’interno del Mercato Centrale di Milano, a causa delle difficoltà con il personale. “Il mio ritorno al Mercato Centrale parte dal presupposto di semplificare il concetto di ristorante. Ho l’obiettivo di rendere il tutto più fruibile, più agile e leggero. E, allo stesso tempo, voglio tornare a lavorare divertendomi”.
La Mantia al Mercato Centrale: un ritorno atteso
Il primo servizio è partito domenica 17 settembre, in maniera soft. “Il Mercato Centrale mi ha proposto un cambio di ruolo – racconta lo chef siciliano – volendomi come consulente. Ho accolto ben volentieri questa evoluzione e il mio nuovo compito. Non voglio più un ristorante mio e oggi questa veste inedita mi si addice più che mai. Dirò di più, mi da la possibilità di coniugare le mie passioni: cibo e musica. E mi diverto. Sto, infatti, lavorando anche alla realizzazione di un calendario musicale insieme a un direttore artistico. Inizialmente prevediamo quattro concerti al mese, poi si vedrà”.
Dunque, non solo buon cibo, ma anche ottima musica stando ai rumors. “Rock e blues, questo è il mio genere e salirò anch’io sul palco a suonare con la mia band” – prosegue Filippo La Mantia, che non si sbottona con ulteriori anticipazioni sui musicisti coinvolti.
Cibo e intrattenimento
Il focus resta il cibo, accompagnato da tanto intrattenimento. Il nuovo format prevede l’apertura tutti i giorni, dal lunedì alla domenica. A pranzo la proposta quotidiana propone la formula buffet, mentre la sera per la cena, a breve, il ristorante resterà aperto cinque giorni a settimana. “Avrò modo di utilizzare prodotti eccezionali, messi a disposizione anche dalle altre botteghe del Mercato. Proporrò dei crudi di pesce straordinari, ma anche dei grandi classici della mia terra come lo sfincione e poi la pizza. Due proposte che varieranno con le stagioni. Ci saranno, ovviamente, i miei piatti di sempre, come la caponata, la pasta con le sarde, il pesce spada”. Il sud al centro, come consueto, ma rinnovato in un’offerta che si struttura per essere più attuale e sostenibile sotto diversi punti di vista.
“Sarò sempre qua”, promette lo chef. Ma non mancheranno gli eventi che lo vedono impegnato fuori sede, oppure trasferte come l’imminente viaggio a Parigi per l’Unesco, dove arriverà la nomina di ambasciatore della cucina italiana nel mondo.
a cura di Mariacristina Coppeto
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