Al ristorante o in casa, tutti fotografiamo il piatto che stiamo per mangiare, e tutti lo condividiamo sui social, come se così avesse davvero più gusto. Ma come fotografare davvero bene il cibo? Lo abbiamo chiesto a due esperti di food photography e di social: Stefano Paleari e Riccardo Casiraghi del food blog Gnambox.
Cominciamo dalle basi: cosa fotografare?
«La prima regola per noi è fotografare solo quello che già in partenza è bello! No a foto in situazioni caotiche o buie. Sembra una banalità ma è una regola molto importante. Meglio una foto in meno che una in più ma brutta o che non sia impattante».
Come costruire l’immagine?
Noi tendiamo a non costruire troppo le situazioni. Quando scattiamo le foto in casa, lasciamo la situazione più naturale possibile, soprattutto sul piano della cucina. Si a un po’ di “sporco”, rende tutto più naturale e domestico. Per esempio se sul piano di lavoro ci sono bucce, scarti o briciole vanno benissimo! Non amiamo quelle foto che si trasformano in esercizi di food styling o che sembrano troppo costruite. Noi amiamo che le nostre foto siano la trasposizione della realtà».
Punto di vista, luci, effetti sfuocati… qualche consiglio tecnico?
«Il punto di vista dall’alto aiuta sempre, ed è molto impattante. È uno dei linguaggi più utilizzati anche sui social. Poi dipende sempre dal piatto! Un bell’hamburger, per esempio, è perfetto da fotografare in mano o di tre quarti. Una bella foto di cibo ti deve far capire sin da subito cosa c’è nel piatto. No a foto troppo da lontano. I risotti sono sempre molto difficili da fotografare, bisogna cogliere l’attimo! Noi li fotografiamo sempre da vicino, quasi delle macro del piatto!».
Lo sfondo è importante?
«Importantissimo! Quando siamo a casa è tutto facile, a volte è più difficile nei ristoranti. Se il tavolo non e bello magari prendiamo il piatto tra le mani e lo fotografiamo in un’altra situazione oppure a volte basta spostare un po’ la tovaglia o eliminare le tovagliette che in foto non rendono mai bene».
Come evitare che i piatti sembrino poco appetitosi?
«Devono essere il più reale possibile! È sempre bello fotografare un piatto finito ma anche un po’ “consumato”. Una torta con una fetta tagliata, una forchetta negli spaghetti… sono questi gli accorgimenti che rendono un piatto appetitoso. Un altro segreto è quello di aggiungere – dove possibile – foglioline di erbe aromatiche! Aiutano a rendere il piatto molto invitante e “vivo”».
Ritocchi e filtri: sì o no?
«Sì, ma sempre in modo naturale. Per le foto di cibo sono assolutamente da abolire i filtri che cambiano tonalità e i colori. Vedere delle immagini di food photography virate le rende sempre poco reali e per niente appetitose. Va benissimo aumentare la luminosità, il contrasto e la saturazione».
Per concludere: come postare?
«Nei social bisogna sempre essere costanti e cercare di seguire un racconto e avere sempre uno stile definito e riconoscibile. È bello che una tua foto possa essere da subito identificata».
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