Da degustare in villeggiatura o da chiedere al formaggiaio di fiducia. Questi formaggi di montagna sono anche ottimi ingredienti per i ristoratori.
Con le giornata che si scaldano la voglia di villeggiatura si fa sempre più insistente. Magari con una bella località montana come destinazione. E tra paesaggi incantati e ricette della tradizione, in montagna c’è una cosa cosa che non può mancare davvero mai: il formaggio.
Se non li avete ancora provati, ecco alcune prelibatezze da provare in un breve tour delle vette che tocca Piemonte, Lombardia, Veneto e non solo.
Dal Bitto al Monte Veronese, scopri di seguito 5 formaggi di montagna da gustare nell’estate 2021.
5 formaggi di montagna da scoprire e gustare
Bitto
Eccoci in Valtellina per scoprire il Bitto, formaggio DOP che viene prodotto solamente sugli alpeggi durante la stagione estiva, quando le mandrie soggiornano nei pascoli in quota. Il Bitto DOP vanta una storia molto antica, infatti l’origine di questo prodotto risale ai Celti, i quali idearono l’antica tecnica di lavorazione e il nome, Bitu, che significa “perenne”. Il suo sapore inconfondibile ed aromatico lo rende davvero uno dei protagonisti delle tavole valtellinesi. Sin dai primi mesi di stagionatura, il Bitto si contraddistingue per il suo gusto dolce e aromatico, più pronunciato se prodotto con l’aggiunta di latte caprino. Il lento affinamento consente al suo sapore di diventare ancor più vivace e intenso. Ottenuto dalla lavorazione di latte intero, la sua pasta è semidura e di colore giallo dorato. Caratterizzata inoltre da una leggera occhiatura a “occhio di pernice”. La sua crosta è sottile e compatta.
Per gustarlo al meglio: occorre portare il formaggio a temperatura, masticarlo con cura e lasciare che il suo gusto ci avvolga.
Toma Tipica Valsesiana di Piode
Ci trasfermiamo ora in Valsesia, ai piedi del Monte Rosa. A Piode, piccolo comune caratteristico, nasce la Toma Tipica Valsesiana. È un formaggio stagionato a base di latte vaccino che si può consumare in molteplici stagionature. La Toma fresca è dolce e aromatica, quella a stagionatura media è leggermente sapida mentre quella stagionata è molto gustosa, intensa.
Per gustarlo al meglio: può essere consumato da solo oppure in abbinamento a miele e salse dolci
Monte Veronese
Il Monte Veronese è un formaggio italiano DOP, tipico della regione del Veneto. La zona di provenienza del latte, della sua trasformazione e della stagionatura del formaggio è situata nella parte settentrionale della provincia di Verona. Si tratta di un’area prevalentemente montana, ricca di pascoli. È prodotto attualmente in due tipologie diverse: Monte Veronese latte intero e Monte Veronese d’allevo. Queste due tipologie, entrambe prodotte esclusivamente con latte di vacca, non si distinguono solo dal sapore ma anche da due diverse modalità di lavorazione.
Per gustarlo al meglio: l’abbinamento ideale per il Monte Veronese latte intero è quello con i vini spumanti o frizzanti, vini bianchi , rosati o rossi di facile beva. Adatto come secondo piatto, a cubetti nelle insalate o a fette nei panini e per le fondute. Ideale persino sulla pizza. Quello d’allevo si presta per ricette saporite, per gratinare le verdure, a scaglie con la polenta. Il più stagionato, di un anno o più, si può grattugiare per arricchire risotti o pasta. Si sposa a vini rossi strutturati o invecchiati. Ancora a vini passiti o fortificati.
Valtellina Casera
Come suggerisce proprio il nome del formaggio, torniamo in Lombardia, tra i paesaggi della Valtellina. Il Valtellina Casera DOP è un formaggio semigrasso, ottimo sia giovane sia stagionato (70, 180, 300 giorni…). Se durante il periodo estivo veniva prodotto il Bitto, durante gli altri mesi dell’anno, come vuole la tradizione, le latterie di paese producevano invece questo formaggio, ottenuto dopo aver tolto la crema del latte per farne del buon burro. Sostanzialmente il Valtellina Casera è la sintesi perfetta della storia casearia del fondovalle, frutto dell’arte dei maestri casari valtellinesi. A pasta semidura e compatta, questo formaggio italiano è di uno colore che va dal bianco al giallo paglierino, con un’occhiatura fine e rada. La sua crosta emana un odore gradevole di latte, di caseificio e leggermente di erba verde. Alla masticazione un gusto dolce e saporito nel contempo, con un gradevole aroma di funghi.
Per gustarlo al meglio: protagonista indiscusso dei più celebri piatti tradizionali valtellinesi: pizzoccheri, sciatt, chisciöi, taroz. Gustoso anche da solo o in un bel panino.
Edelpilz
Anche le aziende fanno la loro proposta nel mondo dei formaggi di montagna. Nato nel 1927, Edelpilz è lo storico formaggio erborinato a pasta molle di Bergader. Con quasi cento anni di storia alle spalle, questo prodotto conserva ancora oggi la sua ricetta originale. Preparato con latte della montagna, Edelpilz presenta una consistenza leggermente friabile e un colore bianco solcato dalle venature blu della muffa nobile.
Per gustarlo al meglio: l’aroma intenso che ne deriva è arricchito da una pregiata nota piccante, che lo rende perfetto per essere degustato in purezza o per arricchire ricette sia dolci che salate.
In apertura: Bitto e Valtellina Casera – Foto: Foto: Taste the Alps
a cura di Simone Zeni
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