Tanti gli spunti interessanti per le imprese di panificazione in questa nuova versione del Bakery. Presentati i nuovi trend della panificazione, idee per risparmiare in bolletta, farsi conoscere e riconoscere come brand ed esempi virtuosi di inclusività.
Tra i partner di Bakery 4.0 c’era Alma, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, presente con una sua postazione dove i partecipanti alla manifestazione hanno potuto chiedere informazioni sulla Scuola, in generale, e sul Corso di Panificazione, in particolare.
Bakery 4.0 a Milano
L’Enterprise Hotel di Milano ha ospitato Bakery 4.0, il convegno sul mondo della panificazione per il mondo della panificazione.
Atenaide Arpone, responsabile magazine Italian Gourmet, ha fatto gli onori di casa, passando poi la parola a Francesco Briglia, direttore di Italian Gourmet: «Non è facile cambiare in un momento di forti cambiamenti, ma il fatto di essere qui, oggi, è la dimostrazione che molti panificatori hanno deciso di mettersi in ascolto ed ascoltare perché solo chi è in grado di cogliere le grandi trasformazioni in atto saprà sopravvivere».
Formazione e panificazione con Alma, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana
Tanti i temi caldi della giornata: si è parla di assortimento, innovazione, flessibilità. Ancora identità, solidità e memorabilità.
Non poteva che essere centrale il focus sulla formazione. Durante il convegno, infatti, è andato in onda un video nel quale Matteo Berti, direttore didattico Alma, che ha illustrato il percorso di formazione di chi frequenta il corso di panificazione e di come questi vengano impiegati dopo il diploma.
Ha spiegato Berti: «Il corso di panificazione generalmente è frequentato da persone con un’età media più alta rispetto ai ragazzi di altri corsi in Alma. Persone di 25/26 anni che vogliono stravolgere la loro vita. Spesso, però, l’equilibrio tra tempo e qualità offerti da questo tipo di lavoro non combacia con le loro aspettative. Forse, ci vuole un cambiamento strutturale che va visto sia nell’offerta del lavoro, ma anche di chi cerca questo tipo di lavoro».
Grazie ad “Alma-link”, la Scuola gestisce il percorso lavorativo di tutti i diplomati: «I dati ci dicono che nei primi tre mesi dopo il diploma abbiamo l’85% di occupazione e nei sei mesi sale al 95%. Alcuni panifici hanno nostri diplomati nel 40% del proprio staff», conclude.
a cura di Redazione Italian Gourmet
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