Una sera d’autunno. Una sala perfettamente allestita con 5 grandi tavoli in un lussuoso palazzo del Settecento, con una squadra di camerieri che vi si muovono con eleganza. Un menu ricercato con piatti gourmet e i vini pregiati delle langhe, serviti e raccontati da un produttore locale doc.
Potrebbe essere lo scenario di un ristorante stellato, e invece la scena si svolge nel ristorante didattico Mater, nella prestigiosa Reggia di Colorno che ospita la sede di ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana. E sia in sala sia ai fornelli non ci sono professionisti ma gli allievi del Corso Superiore di Cucina Italiana e quelli del Corso Superiore di Sala, Bar & Sommellerie, che stasera hanno il loro primo battesimo del fuoco con un vero servizio, dopo i primi mesi di aula e in attesa del primo stage in un vero ristorante.
Cene d’autore con chef ospiti
Le chiamano Cene d’Autore, e accanto a un selezionato numero di ospiti esterni vi partecipano nelle vesti di clienti gli stessi studenti del corso non impegnati nel servizio, alternandosi nei due ruoli e nell’arco di tre diverse cene, ciascuna con uno chef esterno alla scuola invitato come ospite, a guidare la cucina e i ragazzi di volta in volta coinvolti in brigata con un suo menu.
Dopo Alfonso Caputo (Ristorante Taverna Del Capitano – Massa Lubrense, Napoli) e Accursio Craparo (Ristorante Accursio – Modica, Ragusa), questa volta toccava a Christian Mandura, giovane e brillante chef titolare del ristorante Unforgettable a Torino, dove propone una cucina contemporanea e un’idea innovativa di ristorazione basata su pochi coperti e un’esperienza di stile orientale.
Il menù della sfida degli studenti di ALMA
Questo il menu su cui i ragazzi si sono dovuti cimentare:
-Peperone arrosto e salsiccia di Bra
-Tajarin ai funghi porcini
-Cipolle al forno e guanciotto brasato
-Bonet e capperi
Si tratta sempre di menu piuttosto complessi ed elaborati, che i ragazzi scoprono solo il giorno stesso del servizio e devono realizzare sotto la guida del guest chef e sotto gli occhi attenti del team docenti di ALMA: il direttore didattico Matteo Berti, la responsabile segreteria didattica Candida D’Elia, il responsabile di sala Roberto Gardini.
Il risultato
Come se la sono cavata, dunque, questi allievi del Corso Superiore di Cucina di ALMA? Ai fornelli egregiamente, come sottolineato dallo stesso chef Mandura a fine cena, confessando anche un imprevisto legato a una preparazione brillantemente risolto proprio da uno dei ragazzi. E noi non possiamo che confermare: preparazioni assolutamente all’altezza e un servizio ai tavoli di buon livello, nonostante alcuni impacci e titubanze nel raccontare i piatti da parte degli allievi più giovani del Corso Superiore di Sala, ma sempre con grande compostezza ed empatia verso il “cliente”.
Accanto alle competenze specifiche di cucina, pasticceria, panificazione che acquisiscono nelle sue aule , il vero plus di questa scuola sembra essere proprio questo: la forte cultura dell’ospitalità che è in grado di trasmettere a tutti i suoi studenti e che si respira anche nei corridoi e negli androni, dove chiunque incontri ti saluta con un bel sorriso. Dal 2004, in ALMA si sono formati circa 10.000 professionisti di 80 diverse nazionalità, in un crescendo di offerta formativa che oggi copre l’intero panorama del food (qui i prossimi eventi e il programma completo), con 25 spazi didattici perfettamente attrezzati e 20 scuole partner nel mondo.
a cura di Redazione
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