Presentata l'Associazione SLAFOOD al Congusto Gourmet Institute di Milano. Oltre trenta gli chef che hanno risposto con entusiasmo all’invito del presidente Davide Rafanelli, tra i quali Carlo Cracco e Roberto Valbuzzi. Presto il programma degli eventi a sostegno della causa.
“La felicità è una cena condivisa con amici”. Partendo da queste parole tratte da “Fisiologia del gusto” di Jean-Anthelme Brillat-Savarin si imposta la presentazione dell’Associazione SLAFood, presso il Congusto Gourmet Institute di Milano. A chiamare a raccolta oltre trenta chef, Roberto Carcangiu, Direttore didattico di Congusto, Presidente APCI e Vicepresidente di SLAFOOD, insieme all’imprenditore Davide Rafanelli, presidente dell’associazione che segue i progetti a sostegno della ricerca sulla SLA. Gli chef, tra cui Carlo Cracco, intervenuto in collegamento telefonico e Roberto Valbuzzi, presente alla conferenza stampa, hanno risposto tutti con entusiasmo all’invito.
“Sono convinto che la cucina sia prima di tutto un atto d’attenzione nei confronti dell’altro e, l’attenzione, è in fondo un atto d’amore – dichiara lo chef Roberto Carcangiu – per questo ho risposto immediatamente alla chiamata dell’amico Davide. Quando la ricerca ed il talento in cucina sono messi al servizio degli altri, non possono che far esprimere al meglio la nostra professionalità e la passione per il nostro lavoro”.
Davide Rafanelli, imprenditore in ambito food ed esperto di temi legati all’inclusione sociale, dopo la diagnosi di SLA, ha scelto di dedicare le proprie competenze a sostegno di progetti di cura mirati a conservare e custodire il valore dello stare a tavola e della qualità di vita, al di là della malattia. La disfagia impone enormi difficoltà nella deglutizione e nella gestione in bocca del cibo e di liquidi e chi ne soffre ha spesso a che fare con piatti che non pongono attenzione al diritto di ciascuno di continuare a godere del piacere del gusto e del condividere il valore dello stare a tavola. Tra i beneficiari dei progetti di sostegno promossi da SLAFOOD ci sono i Centri Clinici NeMO, (Neuromuscular Omnicenter), il network nazionale specializzato nella cura e nella ricerca sulla SLA e le malattie neuromuscolari. Fondati su un approccio di cura multidisciplinare, con lo scopo di migliorare la qualità di vita, con particolare attenzione alla sfera della nutrizione e al valore relazionale e di inclusione sociale dello stare a tavola. Da qui il sodalizio con gli chef e in primis con il pluristellato Mauro Uliassi. Alla presentazione presso il campus milanese hanno portato la loro testimonianza il Direttore Generale dei sette Centri NeMO, Stefano Regondi, e Federica Cerri, medico neurologo, referente area SLA del Centro NeMO di Milano, evidenziando quanto il tema della presa in carico nutrizionale sia prioritario e delicato.
SLAFOOD promuoverà eventi, cene e progetti specifici coinvolgendo chef, cuochi, maestri pizzaioli e aziende del settore food per raccogliere fondi. Particolare attenzione sarà data alla valorizzazione dei piatti preparati con consistenze modificate, grazie alla supervisione scientifica del team dei Centri NeMO, per permettere a chi ha problemi di disfagia di poterli gustare in sicurezza e sensibilizzare tutti sull’importanza di questo tema, con il supporto degli esperti clinici e ricercatori. Gli chef presenti in sala, sono detti pronti a fare la propria parte. Da Elio Sironi, che ha espresso quanto la cucina sia impegno e responsabilità, a Felix Lo Basso, commosso nel sostenere l’Associazione. Gabriele Gorlato, ha sottolineato quanto sia importante portare avanti un messaggio di positività, mentre Fabio Zanetello è orgoglioso del fatto che nei momenti di difficoltà gli chef si sostengano a vicenda. E ancora, Roberto Valbuzzi: “il nostro è un mestiere bellissimo di condivisione e di unione”, Francesco Falanga: “grazie al cibo abbiamo il dovere di regalare esperienze di gusto a tutti”. Stefano Callegaro ha messo in evidenza il ruolo del cuoco, che ha il privilegio di portare le proprie conoscenze a chi ha pieno diritto di vivere piccoli momenti di gioia anche di fronte alle difficoltà della vita. Presenti anche Sergio Mei, Andrea Bevilacqua, Domenico Della Salandra, Christian Benvenuto. Emozionato anche Marco Pedron, Direttore dell’area Pasticceria del Congusto Gourmet Institute. Prima dei saluti finali, il videomessaggio di Carlo Cracco in cui ha espresso la sua felicità nel collaborare con l’Associazione, perché “è nostro dovere esserci”.
a cura di Redazione Italian Gourmet
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