L’imperdibile appuntamento si terrà a Napoli, presso il Grand Hotel Vesuvio, in Via Partenope. Tema dell’edizione 2021: Farina&Cioccolato.

“I Dolci delle Feste dei grandi Interpreti by Mulino Caputo” , in attesa delle festività natalizie, mette a confronto alcuni tra i più famosi e dotati Maestri pasticceri e lievitisti, con lo scopo di evidenziare le tendenze e le caratteristiche dei consumi dei dolci delle feste.

I Dolci delle Feste con Farina&Cioccolato

Grazie al tema della decima edizione, Farina&Cioccolato, saranno reinterpretati tanti classici della tradizione dolciaria napoletana e partenopea: la cassatina, gli struffoli, i mustaccioli. Ci saranno poi dolci delle feste studiati per questa decima edizione come il Panettone ai tre cioccolati o la Bûche de Noël.

I protagonisti

I protagonisti saranno i dolci delle feste, ma anche i maestri pasticceri che grazie alla loro esperienza e professionalità li realizzano e li tramandano di generazione in generazione: Luigi Biasetto , Salvatore Capparelli, Sal De Riso , Carmine Di Donna , Marco Infante , Pasquale Pesce , Ciro Poppella , Sabatino Sirica e Angelo Mattia Tramontano . Ad accompagnare questi nomi e volti noti, anche due giovani interpreti: Michele Cannavacciulo, pastry chef della Torre Del Saracino di Seiano, e Chiara Cianciaruso, che ha inaugurato il suo Mon Sciù  poco meno di due anni fa, ma si è già imposta a Napoli come una delle interpreti più apprezzate della pasticceria di gusto internazionale.

Fra tradizione e innovazione ci sono farina e cioccolato

“Siamo ancorati alle nostre tradizioni”, racconta Antimo Caputo, AD di Mulino Caputo, “ma le consideriamo una base da cui partire per innovare. Così, quest’anno, contando sull’utilizzo di due ingredienti principi della pasticceria, farina e cioccolato, vedremo proporre nuovi dolci da servire sulle tavole delle Feste, compresi alcuni lievitati al cioccolato o, meglio, ai cioccolati. Con nostra grande soddisfazione, l’evento punterà ancora una volta a promuovere il confronto e a stimolare la creatività dei nostri maestri pasticceri.”