Il progetto è di quelli decisamente ambiziosi, ossia reinterpretare con gusto e creatività la pasticceria classica, selezionando ingredienti di primissima qualità, usando solo zuccheri e farine integrali, naturali e non raffinati, ed evitando l’uso di latte, latticini e grassi idrogenati. In pratica esporre nel ricco bancone solo dolci appetitosi, che nulla abbiano da invidiare all’offerta dolciaria tradizionale, ma che allo stesso tempo siano perfetta espressione del “mangiare sano”. È questo l’obbiettivo del giovane chef Alberto Paciaroni – una lunga gavetta alle spalle che va dai fornelli internazionali di Shinjuku a Tokio, al ristorante stellato La Parolina fino alla corte di Heinz Beck – anima e timoniere della pasticceria Uovo à Pois, inaugurata a Roma nell’area urbana del porto fluviale, ossia il nuovo quadrilatero gourmet della Capitale. »Questo è un progetto al quale ho lavorato da più di un anno – commenta Paciaroni – e sono felice di darlo alla luce proprio mentre rilevo un grande ritorno dell’opinione pubblica sulle tematiche alimentari, sul buon cibo e sui vantaggi dell’integrale». Un nuovo progetto, dunque, che è molto più di una semplice pasticceria, è piuttosto un concept store a tutto tondo, con il cibo a fare da comun denominatore. Accanto a torte, pasticcini e monoporzioni, gli scaffali – tutto nel bel locale di via Matteucci è realizzato con materiali di recupero e rispettosi dell’ambiente – propongono infatti anche una ricercata selezione di divertenti articoli di design per la cucina e la tavola.
(di Valeria Maffei)
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