Siamo ormai tutti abituati ad utilizzare e consumare la tradizionale farina di grano tenero, risultato di un grano selezionato, modificato e incrociato nel corso dei secoli per la coltivazione intensiva e la produzione su larga scala, a scapito però del potere nutritivo degli alimenti.
I Grani Antichi sono invece quella varietà di grano che non ha subito modificazioni da parte dell’uomo e, grazie alle loro caratteristiche e proprietà nutrizionali, sono stati riscoperti di recente, soprattutto in regioni come la Sicilia.
Come spiega Domenico Privitera, presidente Fic Regione Sicilia, le farine di grano tenero vengono utilizzate più frequentemente rispetto a quelle derivanti dai grani antichi in quanto rendono le brioches più leggere e il pane soffice e alto, mentre il pane di grano antico lievita in larghezza più che in altezza: bisogna però considerare che un prodotto preparato con farina integrale derivata da grani antichi è più salutare e riprende una tradizione radicata nella nostra terra.
I Grani Antichi fanno parte della tradizione italiana, con diverse varietà spesso andate perse.
Come sostiene Fabio Tacchella, consigliere Fic Promotion, è importante e necessario riscoprire i Grani Antichi, riscoprendo le diverse varietà e prediligendole magari ad altri grani coltivati all’estero, dei quali non si conoscono i metodi di coltivazione o i controlli effettuati.
Ogni Grano Antico ha le proprie caratteristiche, che si adattano diversamente a seconda della preparazione che si intende fare: per questo motivo è necessario non solo il recupero, ma anche la conoscenza delle diverse tipologie di Grano, divulgando e promuovendo la tradizione delle terre italiane per garantire un prodotto migliore, con un occhio di riguardo alla salute.
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