Si chiama "Scoober", sarà attivo a inizio 2021 ed è il risultato di un percorso virtuoso di Just Eat che permetterà ai rider del Gruppo di avere contratti migliori e numerose tutele in più
Con le loro biciclette o gli scooter elettrici i rider sono stati un po’ eroi anche loro, durante il primo lockdown, portando nelle case di tutti noi l’essenziale e il confortante superfluo ed ogni giorno fanno sì che i nostri delivery arrivino a casa proprio come li vogliamo. Non importa il tempo atmosferico, il traffico, l’orario, il salario: i rider hanno “tenuto duro” e sono diventati parte integrante del paesaggio urbano e una componente irrinunciabile nel presente e futuro di tutti noi.
Dopo numerose battaglie, ecco finalmente una notizia positiva per i rider italiani, un primo prezioso passo che riconosce l’importanza e la dignità di questa nuova categoria di lavoratori: Just Eat, dal 2021, annuncia contratti di lavoro dipendente per tutti i rider e introduzione della paga oraria.
Il nuovo modello di delivery: nasce “Scoober”
Un nuovo modello di delivery che ha anche un nome, “Scoober” ed è già attivo in alcuni dei paesi del gruppo. “Scoober” prevede per i rider di Just Eat un contratto come lavoratori dipendenti, basato sulle linee guida internazionali di un accordo aziendale, adattate e in linea con la normativa e la legislazione italiana. Sarà possibile mantenere la flessibilità legata alla tipologia di contratto full o part-time e sarà introdotta una paga oraria, corrispondente all’intero turno coperto e non in relazione alle singole consegne, su cui si valuterà un ulteriore bonus.
Il progetto, in fase di sviluppo per essere attivo da inizio 2021, prevede anche altri vantaggi per i rider ,che nelle città più piccole potranno operare con mezzi propri ma riceveranno una fornitura completa di dispositivi di sicurezza, indumenti brandizzati e zaino per le consegne. Nelle città più grandi, invece, ecco anche veri e propri hub a copertura del cuore della città, luoghi di scambio e incontro, ma anche dove i rider avranno a disposizione, per il proprio turno di lavoro, solo mezzi totalmente sostenibili e gli strumenti per le consegne come casco, giacca e zaino.
Just Eat e i rider: un percorso virtuoso
Una decisione che si inserisce in un percorso virtuoso che l’azienda sta seguendo da anni: come leader di mercato del digital food delivery, Just Eat vuole infatti offrire ai rider le migliori condizioni di lavoro, i migliori vantaggi e tutele possibili, e assicurare loro il miglior inquadramento occupazionale che può offrire al momento il panorama italiano. Un nuovo modello che punta anche a garantire un miglior servizio e maggior valore a clienti e ristoranti.
“Siamo contenti di introdurre nel 2021, anche in Italia, il modello Scoober in linea con la strategia del Gruppo e con la nostra volontà di investire sempre di più sul mercato con una nuova soluzione che permetterà ai rider di operare in qualità di lavoratori dipendenti. Crediamo infatti che, dopo i passi avanti già fatti nei mesi scorsi, sia giunto il momento di proseguire con il nostro impegno nel fornire tutele e protezioni ai lavoratori della gig economy. Questo approccio consente a Just Eat di fornire un servizio e un’esperienza utente migliori sia per i nostri consumatori, sia per i ristoranti partner che per i rider stessi. Pensiamo sia un valore aggiunto avere rider che consegnino con noi come dipendenti e, soprattutto, completamente tutelati del punto di vista contrattuale” spiega Daniele Contini, Country Manager di Just Eat in Italia.
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