Non ‘UN’ pasticcere ma ‘IL’ pasticcere. Iginio ha portato la pasticceria italiana oltre i patri confini, l’ha sdoganata, l’ha fatta crescere. Nel gotha della pasticceria mondiale lui siede accanto ai Pierre Hermé ai Jean Paul Hevin, ai Conticini. Adorato dai collegi e dai molti giovani maestri che sono cresciuti nella sua scuderia quando allena un candidato per un concorso mondiale l’oro è assicurato (l’ultimo alla Coupe du Monde de la Patisserie). Qualcuno voleva persino candidarlo alla Presidenza della Repubblica.
Speciale Sweety
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