Scopri Il Capriccio di Paolo Di Pietro: pizze gourmet, ingredienti di qualità e un ambiente accogliente ad Avola.
In una manciata di anni Il Capriccio di Avola, in provincia di Siracusa, ha registrato un grande successo di pubblico. Merito del lavoro quotidiano del titolare Paolo Di Pietro e del suo staff.
L’abbiamo incontrato per farci raccontare com’è nato tutto e ci ha svelato anche un nuovo progetto che sta per vedere la luce.
L’intervista di Paolo di Pietro a Italian Gourmet.
Il Capriccio ad Avola, intervista a Paolo Di Pietro
Quando nasce Il Capriccio?
Nel 2021. Eravamo in piena pandemia e lavoravamo soltanto con il servizio d’asporto. Già con quest’attività abbiamo iniziato a lavorare molto bene e a farci conoscere. Oggi lavoriamo a pieno regime con una sala interna di circa 120 coperti e un’ampia parte esterna che arriva anche a 300 coperti.
Numeri importanti per un’attività nata non molto tempo fa. Qual è il segreto di questo successo?
Puntiamo solo al meglio, le nostre pizze sono buone e di qualità. Il cliente lo percepisce. E non ci vogliamo fermare qui: nel 2025 inaugureremo Il Capriccio di Paolo Di Pietro 2.0, la nostra seconda sede. Per questo devo dire grazie al mio staff, di cucina come di sala, che mi affianca e mi supporta costantemente.
A proposito di sala, che ambiente si respira nel suo locale?
Un ambiente tranquillo, confortevole. Il locale è informale ma al contempo capace di comunicare che tipo di esperienza gastronomica proponiamo. Di conseguenza abbiamo un’ottima clientela, capace di apprezzare l’eccellenza che viene servita in tavola.
Come si compone il menu?
Abbiamo una selezione di pizze davvero ampia, capace di soddisfare ogni palato. Basti pensare che un’intera pagine del menu è dedicata alle pizze con il pistacchio.
Come definirebbe questa sua pizza tanto amata?
Direi che è una pizza un po’ sicula e un po’ napoletana. Utilizziamo infatti soprattutto ingredienti della mia terra e campani.
Ci fa qualche esempio di eccellenza che troviamo nelle pizze de Il Capriccio?
Per noi la qualità è fondamentale, a partire dall’impasto, che realizziamo con la farina Petra – Molino Quaglia. Lo stesso principio vale per il topping, dalla mozzarella fiordilatte al pomodoro Gustarosso, fino al pasto di pistacchio di Bronte. Inutile precisare che l’approccio è il medesimo anche per il beverage, tra vini, champagne e un menu dedicato alle birre artigianali.
a cura di Redazione Italian Gourmet
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