Il gelato italiano spopola a Buenos Aires con gli icepops, i gelati a stecco dai gusti sempre nuovi di Lucciano’s.
Una catena di negozi in franchising dove prodotti e interior sono all’insegna di un equilibrato eclettismo
a cura di Margherita Toffolon
La grande facciata vetrata a doppia altezza è il miglior manifesto dei gelati di Lucciano’s Caballito. È il più recente punto vendita dell’omonima catena di gelaterie con caffetteria che sta conquistando Buenos Aires e il secondo su progetto di estudiohma (Hitzig Militello Arquitectos).
Un’ascesa rapida nell’offerta di gastronomia dolce argentina accompagnata da un’immagine non convenzionale. Il prodotto e il marchio sono stati volutamente rappresentati attraverso l’utilizzo di materiali, sistemi d’illuminazione, attrezzature ed elementi semiscultorei, che incorporando gli elementi tipici della gelateria trasmettono il comfort della vita domestica e l’atmosfera di una galleria d’arte.
Qui a catturare subito l’attenzione è la parete a riquadri in vetro piombato che svolge la doppia funzione di insegna della zona vendita e di ringhiera per la scala e il piano superiore. Una tecnica antica che è stata riproposta con una texture geometrica quale contraltare alla doppia altezza del locale ed escamotage per migliorarne le qualità spaziali. Ma non è il solo elemento costruttivo ibrido!
Il trattamento martellato delle colonne che esaspera le caratteristiche del calcestruzzo, la boiserie nera in legno, il controsoffitto in gesso a rosoni, gli inserti del pavimento con disegno liberty, gli arredi in legno modanati con ripiani in marmo, le lampade a sospensione e le sedute in stile industriale generano un equilibrato eclettismo estetico tra antico-contemporaneo, monocromaticocolorato, bidimensionale-tridimensionale.
Una scenografia che ha il suo centro compositivo nel bancone refrigerato degli icepops: i gelati a stecco rigorosamente disposti in file colorate che hanno decretato il successo di Lucciano’s con l’apertura di ben 22 negozi monomarca a Buenos Aires.
Di fronte all’ingresso su strada, la scala che conduce al piano superiore con la zona uffici, i servizi igienici e la sala attrezzata con il grande tavolo comune e piccoli tavoli con panche, caratterizzate da schienali in pelle matelassé. Il piano terra presenta una grande zona vendita frontale e a lato una zona servizi con laboratorio; lungo le vetrate a tutt’altezza sono posizionati invece i tavolini per la consumazione. Qui, più che in altri locali, i tratti distintivi degli stili ricorrenti nella seconda metà del XIX secolo, quando la città conobbe la sua massima espansione, concorrono a riprodurre un’atmosfera conosciuta e familiare.
Inoltre, i ripetuti riferimenti al sapere costruttivo artigianale richiamano l’arte gelatiera appresa direttamente in Italia e la vasta proposta di gusti basata su ingredienti selezionati di prima qualità.
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