A Torino riapre il Ristorante "Il Gramsci", con il menu curato dallo chef Luca Zecchin, 1* Michelin al ristorante Guido da Costigliole, e la sua proposta di pizze, con l'impasto studiato dall’esperto di farine e panificazione Fulvio Marino.
Il panorama della ristorazione torinese si arricchisce con la riapertura del ristorante “Il Gramsci”, storica insegna sabauda ripartita puntando su una cucina fine dining, la cui proposta è stata curata dallo chef Luca Zecchin, 1* Michelin al ristorante Guido da Costigliole, e della pizza, il cui impasto è stato studiato dall’esperto di farine e panificazione Fulvio Marino.
I lavori di ristrutturazione, curati dall’architetto Marco Gennaro, hanno interessato tutti gli ambienti del locale. Il risultato? Una cucina più spaziosa e una sala in stile industrial chic, che si ispira alle atmosfere del Grande Gatsby e che si contraddistingue per le tinte tortora e oro, per le sedie in pelle finemente lavorate e per i preziosi inserti in color ottanio e rame, incastonati in un’elegante carta da parati.
La consulenza dello Chef Luca Zecchin
A guidare la nuova offerta gastronomica de Il Gramsci è Luca Zecchin, chef del ristorante 1 Stella Michelin Guido da Costigliole a Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo. Per il progetto Il Gramsci, lo chef ha studiato un menu focalizzato su piatti di tradizione piemontese, con ispirazioni mediterranee e internazionali. “Il Gramsci rappresenta per me un nuovo terreno di sfida, in cui portare la mia esperienza fuori dai confini ai quali sono abituato” ha dichiarato lo chef. “Proprio per questo, il tutto diventa ancora più stimolante”.
Il menu
Nella carta, i clienti possono scegliere tra antipasti tradizionali, come il Vitello tonnato secondo la tradizione delle Langhe, e ricette di stampo contemporaneo, come il locale Poke con un po’ di Piemonte. C’è spazio anche per gli amanti della pasta fresca e per il risotto, proposto in una versione con succo di pomodoro e insalata di calamari nani. Tre sono le proposte di carne e due di pesce tra i secondi, mentre i dolci sono caratterizzati da una linea tradizionale e in costante aggiornamento. Per chi volesse farsi guidare dallo chef Luca Zecchin, è disponibile un menu di quattro portate per sperimentare un viaggio dal gusto contemporaneo. A pranzo, invece, l’offerta si compone di dieci piatti in costante aggiornamento, tra antipasti e piatti principali.
Fulvio Marino e la sua pizza esclusiva
Dopo un periodo di affiancamento con lo staff de Il Gramsci, Fulvio Marino, mugnaio ed esperto di lievitati, ha dato vita a una pizza su misura per il nuovo corso del locale torinese. “Abbiamo studiato e affinato un impasto esclusivo a lunga maturazione con due farine biologiche del Mulino Marino. L’impasto viene fatto maturare 24 ore con una bassa percentuale di lievito di birra, necessaria come starter”. Otto sono le pizze tonde, che giocano sulle farine e sulle lievitazioni e sono caratterizzate da una cottura a 400°C, che conferisce un cornicione ben lievitato e asciutto e una fragranza unica. I pizzaioli sono l’esperto Michele Colaianni conosciuto come Micky, torinese classe ’72 che si occupa di panificazione dal 1989, e il giovane Davide Porceddu.
a cura di a cura della redazione
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