Il Masigott è una ricetta tradizionale, riscoperta da pasticceria Sartori 50 anni fa. Dolce icona dell’autunno erbese, ha conquistato l’Italia con la sua genuinità: da dolce dei popolani a specialità apprezzata dai Turisti, oggi è Prodotto Agroalimentare tradizionale Lombardo
Una ricetta storica, gli ingredienti autentici e genuini, il tocco magico di Pasticceria Sartori ed ecco riassunto l’inimitabile Masigott, il dolce che sa di autunno e tradizione ma che nella pasticceria di Erba si può acquistare e gustare tutto l’anno. Una ricetta che nasce proprio in provincia di Como nel 16secolo e che Francesco Sartori, più di 50 anni fa, riscopre e trasforma in una vera e propria icona pasticcera dell’autunno. Farina di mais, farina 00 e farina di grano saraceno, zucchero, uova, miele, burro, arancia candita, uvetta e pinoli, ingredienti semplici e poveri per questo plumcake perfetto dalla colazione al pranzo della domenica. Un successo che si è esteso da Erba a tutta la Regione Lombardia, che nel 2000 lo ha etichettato come “prodotto Agroalimentare Tradizionale Lombardo”.
La ricetta originaria di Francesco Sartori, un dolce popolare che conquista tutti
Un dolce semplice dai pochi ingredienti, non lievitato e compatto: perfetto quindi per la colazione, da inzuppare nel latte, ma anche a merenda o dopo cena accompagnato da un buon gelato alla vaniglia. I tre tipi di farina utilizzati, la 00, quella di mais e quella al grano saraceno, insieme a uova e miele danno un impasto morbido e super soffice, ingolosito da uvetta, arance candite e pinoli. Una tradizione nata come autunnale e poi diventata negli anni il dolce preferito, un successo richiesto tutto l’anno da erbesi e forestieri per la sua semplicità e attitudine. Francesco Sartori negli anni ’70 rivisita forma e ricetta, trasformandolo con il suo tocco da pasticcere esperto in quello che oggi è ufficialmente prodotto Agroalimentare Tradizionale Lombardo. Anna Sartori oggi segue lo stesso procedimento adottato prima dal padre. Si comincia montando insieme in una terrina burro ammorbidito e zucchero aggiungendo poi al composto: uova, le tre diverse farine setacciate, uvetta sultanina, scorza d’arancia candita e bacche di vaniglia. L’intero impasto, amalgamato attentamente, si dispone poi in una tortiera imburrata e fatta cuocere per 45 minuti in forno a 200 gradi: ecco pronto il Masigott nella sua inconfondibile forma e sofficità.
Il vero segreto di una ricetta così semplice è nascosto nelle parole dello stesso Francesco Sartori che al Masigott ha dedicato non solo un lavoro di ricerca durato anni, ma anche questa “poesia per il palato”:
“Ho ciappà i pussé mej di condiment
I ho messedà cont i savor de la Brianza
G’ho taccà là un grizzen de sentiment,
Cont olî de gombet in abondanza,
Adess disem, o gent, sa va fà nagott,
L’é minga on portent ‘sto Masigott?”
Parafrasando il dialetto brianzolo: ingredienti di qualità, sapore brianzolo e un pizzico di sentimento per un dolce portentoso.
La lunga strada de il Masigott
A Erba ogni anno si festeggia la Sagra del Masigott alla fine di ottobre, una tradizione davvero secolare che pone le origini nella celebrazione pagana per la chiusura del raccolto e successivamente divenuta celebrazione religiosa in onore di Sant’Eufemia nel XVI secolo. Un termine, quello di masigott, che in dialetto significa goffo e sempliciotto ed è forse questo significato ad aver dato il nome al dolce, irregolare nella forma e dalla preparazione inizialmente grossolana. Ma da quei tempi, la ricetta originaria ha subito una lunga evoluzione, fino agli anni ’70 quando Francesco Sartori ne rispolvera la ricetta ricavando da un dolce povero un altro più ricco e gustoso ma mantenendo la semplicità dei suoi ingredienti.
Dall’anno 2000 il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, su proposta di Regione Lombardia, lo ha etichettato come “prodotto Agroalimentare Tradizionale Lombardo”. Oggi non è più un soltanto un dolce locale, consumato nella ricorrenza di Sant’Eufemia, ma una delle eccellenze della pasticceria lariana apprezzata 365 giorni l’anno tanto che Sartori lo produce e vende in ogni stagione anche ad avventori e turisti curiosi.
Pasticceria Sartori dal 1958
Pasticceria Sartori è un concentrato di tradizione, emozione ed avanguardia. Oltre 60 anni di attività dove la cura per le persone è l’obiettivo principe. Alle ricette della tradizione si affiancano le proposte più d’avanguardia entrambe unite da un’attenzione speciale al gusto e alle proprietà nutritive degli ingredienti. La storia della Pasticceria Sartori comincia nel 1958, quando Francesco Sartori e sua moglie Carolina Rigamonti aprono a Erba una gelateria destinata a diventare uno degli indirizzi più sfiziosi della città brianzola e del comasco. Oggi l’attività si è allargata alla produzione di squisite creazioni gastronomiche dolci e salate che soddisfano tanto il palato del grande pubblico dei golosi quanto quello dei gourmet più esigenti.
Oggi al comando ci sono le figlie Anna e Roberta, che insieme a Giuseppe Colombo portano avanti l’azienda di famiglia con passione e ricerca assoluta dell’eccellenza qualitativa. Anna è la regina del laboratorio, mentre Roberta si occupa della gestione finanziaria e commerciale. Giuseppe, infine, è in cucina per tutta la produzione salata – pranzi, degustazioni, catering – e aiuta la moglie Anna nella parte produttiva, fornitori e logistica. Dal padre Francesco, le due sorelle hanno appreso le basi e i segreti del mestiere di pasticciere, ma soprattutto l’etica del lavoro fondata sulla migliore tradizione artigiana. Tutto parte da un’accurata selezione delle materie prime, rigorosamente naturali e freschissime. Un’attenzione speciale, oltre che al gusto, è riservata alle proprietà nutritive degli ingredienti: le creazioni del team Sartori, infatti, sono sempre gustose, golose, e insieme sane e genuine.
Pasticceria Sartori
via Volta 8/b, 22036 Erba (Como)
031.61.18.19
[email protected]
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