Grande Cucina

Il ministro Lollobrigida vuole riconoscere quello di cuoco tra i lavori usuranti

Il mestiere di cuoco è da tempo considerato uno dei più faticosi e logoranti: turni interminabili, condizioni di lavoro stressanti e ambienti caratterizzati da temperature elevate sono solo alcune delle sfide quotidiane.

Nonostante ciò, questa professione non è ancora inclusa nell’elenco dei lavori usuranti, che prevede benefici come l’accesso all’Ape sociale. Un sostegno economico fino a 1.500 euro lordi al mese per chi ha almeno 63 anni di età e 36 anni di contributi.

La richiesta di riconoscere il lavoro usurante ai cuochi viene portata avanti da anni dalla Federazione Italiana Cuochi (FIC). Ora, grazie al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, la questione sembra finalmente guadagnare attenzione.

Durante la presentazione dell’Albo d’Oro Federcuochi-FIC presso la Camera dei Deputati, il Ministro ha dichiarato: “Per noi siete centrali, ed è per questo che parlerò con la collega Calderone per valutare il riconoscimento del vostro mestiere come lavoro usurante”.

Il mestiere del cuoco tra i lavori usuranti?

Questa iniziativa potrebbe rappresentare una svolta per un settore in crisi, che dopo la pandemia ha registrato un drastico calo delle vocazioni e molteplici abbandoni.

Rocco Pozzulo, presidente della FIC, ha sottolineato che riconoscere il lavoro dei cuochi come usurante non solo migliorerebbe le condizioni dei lavoratori, ma potrebbe anche attirare i giovani verso una professione che, pur impegnativa, è in grado di offrire grandi soddisfazioni.

Attualmente, nell’elenco dei lavori usuranti figurano professioni ad alto rischio fisico o psicologico, come minatori, palombari e chi opera in condizioni potenzialmente dannose. L’aggiunta dei cuochi sarebbe un passo avanti per garantire maggiore tutela a una categoria spesso trascurata.

Resta da vedere se il progetto avrà il supporto necessario per trasformarsi in legge. Le parole del Ministro accendono una nuova speranza per migliaia di lavoratori.

Foto: Adobe Stock

a cura di Redazione Italian Gourmet