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Il Patto di Armando, un esempio di sostegno all’agricoltura da parte dell’industria

L’iniziativa del pastificio De Matteis è un esempio virtuoso di come due settori diversi possano collaborare, creando una filiera interamente controllata e realizzando vantaggi per entrambe le parti, ma soprattutto offrendo qualità al consumatore.

Industria e agricoltura. Le fabbriche che chiamano manodopera e svuotano le campagne. La rivoluzione industriale che riduce il lavoro nei campi ad una attività di livello inferiore. I libri di storia e di economia dedicano migliaia di pagine all’industrializzazione del Paese a spese dell’agricoltura. Ora però non è più così:  nelle campagne sono rifiorite attività al passo con i tempi, impegnate in una produzione altamente tecnologica e proiettate nella ricerca, nell’innovazione e, soprattutto, determinate alla realizzazione di prodotti di alta qualità. Una situazione nuova che l’industria più attenta e sensibile alle esigenze del mercato e dei consumatori ha saputo cogliere e sfruttare al meglio. Quello che ne può nascere è un’inedita alleanza tra industria e agricoltura, tra fabbrica e campagna, in grado di portare benefici a entrambe le attività e di offrire prodotti di qualità superiore insieme alla assoluta sicurezza delle materie prime utilizzate e dei processi produttivi impiegati.

Una classico esempio di questa nuova alleanza è il “Patto di Armando”, una proposta nata otto anni fa per iniziativa della De Matteis Agroalimentare, di Flumeri (in provincia di Avellino). L’azienda, che proprio poche settimane fa ha festeggiato i 25 anni di attività,  vanta un fatturato di oltre 106 milioni di euro, esportazioni in 43 Paesi del mondo e più di 200 dipendenti diretti. La vera innovazione però sono i 1.836 agricoltori legati all’azienda attraverso il patto intitolato appunto al nome del fondatore del pastificio, Armando De Matteis. Un risultato raggiunto partendo da un primo nucleo di un centinaio di sottoscrittori, cresciuti negli anni a dimostrazione del grande successo e della serietà della proposta della De Matteis.

In pratica – spiegano i responsabili dell’azienda, guidata oggi dall’amministratore delegato Marco De Matteis – il Patto rappresenta un sistema di collaborazione fra industria e agricoltura che permette di ottenere pasta di prima qualità realizzata al cento per cento con grano italiano proveniente da una filiera distribuita in 9 regioni. Al momento della sottoscrizione del patto l’agricoltore si impegna a rispettare un rigido disciplinare di coltivazione, con selezionate varietà di grano duro e l’applicazione di pratiche agronomiche che garantiscono la produzione di una materia prima sana e di eccellente qualità. Il pastificio fornisce assistenza in campo, sottoscrive un prezzo minimo garantito, che prevede anche premi proporzionali ai parametri qualitativi raggiunti, ed esercita un controllo totale della filiera grazie al ciclo integrato grano-pasta. La De Matteis è infatti fra le pochissime aziende ad avere il molino di proprietà (dotato di un proprio laboratorio  controllo qualità) direttamente collegato al pastificio.