8 italiani su 10 consumano gelato almeno una volta alla settimana, il 68% preferisce il gelato artigianale.
Con l’arrivo del caldo, va da sé, aumenta il consumo di gelato: per il 90% degli italiani, infatti, è proprio l’estate il momento ideale per godersi questo dolce rinfrescante. Secondo il recente studio di YouGov, l’82% degli italiani consumerebbe gelato almeno una volta alla settimana, preferendo per il 68% un prodotto artigianale a quello industriale.
Le occasioni per una pausa gelato sono molteplici: a casa, al bar o durante una passeggiata, come dolce serale (53%), spuntino pomeridiano (48%) o dessert a fine pasto (38%). Inoltre, il 44% dei giovani consuma gelato in spiaggia e il 22% in piscina, mentre gli over 55 preferiscono gustarlo tra le mura di casa.
I numeri importanti del settore
Nel 2023, il giro d’affari del gelato artigianale in Italia ha sfiorato i 3 miliardi, con un incremento dell’11% di gelaterie, pasticcerie e bar con gelato. Solo sul territorio nazionale sono 39.000 i punti vendita: 9.300 gelaterie, 12.000 pasticcerie e circa 18.000 bar che offrono gelato artigianale.
A livello europeo, il fatturato supera i 10 miliardi, in aumento rispetto al 2022 (9.83 miliardi), con 65.000 gelaterie che impiegano circa 300.000 addetti.
In questo contesto, non è sempre facile capire quale gelato sia veramente artigianale e quale, seppur venduto come tale, sia in realtà realizzato prevalentemente con semilavorati industriali. Ecco, dunque, il punto di vista del Maestro Cioccolatiere Andrea Slitti, tra i più importanti cioccolatieri artigianali al mondo, e del fratello pasticcere Daniele Slitti.
Andrea, esperto selezionatore di cacao, affida al suo palato la realizzazione delle sue ricette, vincendo oltre 190 premi per la qualità del suo cioccolato.
Nella Fabbrica di Cioccolato di Monsummano Terme, la sinergia degli Slitti è fondamentale per creare un gelato artigianale, senza l’uso di ingredienti industriali: Andrea porta la sua conoscenza del cacao e del caffè, selezionando le migliori materie prime per ottenere sapori intensi e unici; Daniele, con un solido background nella pasticceria, contribuisce a perfezionare ogni ricetta, garantendo una consistenza cremosa e un sapore equilibrato.
Questa sinergia tra creatività, abilità ed esperienza, ma anche tra tradizione e innovazione, ha permesso al gelato Slitti di conquistare una fama internazionale, diventando un simbolo di eccellenza nell’arte del gelato artigianale.
Come riconoscere il gelato artigianale?
Ma come riconoscere un gelato artigianale? Ecco i quattro consigli di Andrea Slitti.
1 Il colore è il primo strumento di valutazione
L’aspetto del gelato è fondamentale per capire se è di qualità e artigianale. Un gelato veramente artigianale non ha tonalità intense ed eccessivamente vivaci, che sono tipiche dei semilavorati con aromi artificiali aggiunti.
2 Fare attenzione al “neutro” è importante
Il gelato “come si faceva una volta” richiede esperienza e maestria. Pochi gelatieri preparano e dosano ancora gli ingredienti nei propri laboratori. Il “neutro” è una base di additivi e addensanti naturali, che attribuisce struttura al gelato, ma la qualità degli ingredienti utilizzati fa la differenza e deve essere esposta in ogni gelateria.
3 Qualità, freschezza e stagionalità
Un gelato artigianale si riconosce per l’uso di materie prime fresche, come nocciole, pistacchio e frutta secca, aggiunte alla base del gelato. Nei preparati industriali, invece, si riscontra una consistente aggiunta di aromi.
4 Il tempismo è tutto
Il momento giusto per gustare un gelato artigianale è subito dopo la mantecatura, quando la miscela si trasforma in gelato inglobando aria e divenendo una crema pastosa. Dopo questa fase, il gelato viene passato in abbattitore per circa due minuti, rendendolo compatto e dalla struttura densa e spatolabile. Deve essere consumato entro due giorni al massimo, per non compromettere la qualità artigianale.
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