Gustare una tazza di buon te e scoprirne tutti i segreti, come in una sorta di degustazione guidata, grazie alle attenzioni e alle conoscenze di un sommelier del te, è uno dei nuovi servizi che da novembre il St. Regis di Firenze offre ai suoi clienti interni ed esterni.
Se in tutti i St. Regis del mondo il Tea Ritual fa parte degli appuntamenti quotidiani, i cosiddetti signature rituals, insieme al Sabrage e al Bloody Mary, quello di Firenze ha un valore aggiunto, può avvalersi di Elena Matei una tea sommelier che guida, racconta, consiglia, spiega gli abbinamenti con gli scones, i pasticcini e i tramezzini pensati e realizzati dallo chef Genthian Shehi e dal Pastry Chef Ugo Rossi.
Esattamente come fa un sommelier del vino.
Ma chi è, cosa fa e come si diventa tea sommelier lo abbiamo chiesto direttamente a Elena Matei.
Professione sommelier del tè: intervista a Elena Matei
Come ha cominciato a conoscere e ad appassionarsi al mondo del te?
Mia nonna era una grande conoscitrice di fiori e piante medicinali, era un’erborista anche se non aveva fatto studi specifici. Con lei da bambina, in Romania, preparavo tisane e decotti. Poi ho scoperto il mondo del te e la sua complessità e ho unito quello che avevo imparato da lei, in questo modo mi sono appassionata agli abbinamenti e alla creazioni di miscele nuove.
Come è diventata sommelier del te?
Ho studiato alla UK Tea Academy di Londra dove fanno corsi per diventare tea sommelier, tea blender o tea master. In hotel ho cominciato a lavorare come Butler, il maggiordomo che si prende cura dei clienti, in questo modo ho avuto la possibilità di interagire con loro e far assaggiare i miei te. La risposta è stata molto positiva e così la direzione ha creduto in me.
Cosa fa un tea sommelier?
Deve conoscere tutti i te del mondo, deve riconoscerli anche solo dalle foglie, deve sapere come si preparano correttamente e abbinarli al cibo e alle portate. La maggior parte delle persone usa le bustine, dove finiscono tutti gli scarti di lavorazione, e aggiunge il limone, che nasconde tutti i profumi e gli aromi, e quindi può pensare che un tea sommelier sia una figura inutile, che per servire un te basta semplicemente un cameriere. In realtà il mondo del te è complesso e variegato quasi come quello del vino. Io per esempio vorrei specializzarmi come tea master e approfondire quelli cinesi che hanno note floreali molto spiccate, oltre ad essere i più rari e pregiati.
Come è organizzata l’offerta al St. Regis?
Ogni giorno dalle 15,30 alle 17 offriamo l’afternoon tea inglese all’interno del nostro Winter Garden, quando sono presente in sala creo miscele personalizzate per i clienti. In questo periodo ne sto realizzando una che ricorda Firenze, con note dolci di mandorla che fanno pensare ai cantucci. Diamo anche l’opportunità ai clienti dell’hotel di avere in camera una cerimonia del te privata in cui unisco anche le mie conoscenze in materia ayurvedica. Faccio scegliere la base, tè nero e verde, faccio loro delle domande e creo delle miscele per riequilibrare i flussi energetici.
I clienti apprezzano?
Le persone hanno bisogno di momenti per sé, di novità e stimoli, quindi stanno cominciano ad incuriosirsi e ad apprezzare.
Cosa consiglierebbe a chi vuole seguire questa strada?
Di frequentare un corso specifico alla Uk tea academy e trovare la specializzazione più consona ai propri gusti e alle proprie inclinazioni.
a cura di Lydia Capasso
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