Come funziona il sonicatore e a cosa serve? Lo chef Daniel Facen spiega l’utillità del sonicatore a ultrasuoni nel suo libro “Salse”, edito da Italian Gourmet.
Ho iniziato quasi per caso a usare il sonicatore. Da tempo il sogno nel cassetto era quello di andare oltre il gusto classico. Cercavo una macchina che potesse estrarre i sapori fino in fondo è l’ho trovata nel sonicatore. Come dire: se il pomodoro sa di pomodoro, con il sonicatore riesco a frantumare la pelle e i semi raggiungendo un gusto notevolmente più accentuato. Un grande aiuto nella mia cucina!
Il piacere di estrarre il massimo dai semi del pomodoro, o dei cetrioli, oppure di emulsionare una salsa senza aggiungere amidi o gelificanti non ha prezzo. Il sonicatore mi permette di arrivare al cuore del gusto senza alterare l’alimento.
Come funziona il sonicatore e qual è il ruolo degli ultrasuoni
Ciò che più si avvicina potrebbe essere un frullatore a immersione mille volte più veloce dei tradizionali. Il risultato è un’emulsione perfetta anche tra olio e aceto: dopo essere passati attraverso il sonicatore, liquido e grasso si sposano perfettamente. La stessa cosa succede con le salse, con le verdure, con la frutta. Ovunque ci sia un liquido o sostanze normalmente immiscibili.
Il segreto sta tutto nell’azione degli ultrasuoni: il sonicatore modifica la struttura delle cellule, le fa implodere modificando l’aggregazione di partenza. In pratica distrugge le membrane cellulari fino ad arrivare al nucleo.
© Foto: Manuela Vanni
Tratto da “Salse” di Daniel Facen – Vuoi scoprire di più su questo libro? Qui trovi tutte le informazioni
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