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Il tempo della corresponsabilità: una petizione per la ripartenza dell’intero comparto

Il tempo della corresponsabilità: le principali associazioni del settore ristorazione, hotellerie, pasticceria, panificazione e somministrazione di alimenti promuovono un manifesto per salvaguardare l’intero settore nella fase di emergenza del Covid-19 e chiedono alle Istituzioni rassicurazioni importanti per la ripartenza.

Il tempo della corresponsabilità è il cappello ideale sotto il quale le principali associazioni del settore ristorazione, hotellerie, pasticceria, panificazione e somministrazione di alimenti, insieme, rispondono alle richieste del Governo, al quale chiedono altrettanta responsabilità per ricominciare al termine dell’emergenza Covid-19. L’iniziativa è nata da APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani e Cibo di Mezzo e Ristoratori Uniti e ha ottenuto il supporto di  AMPI – Accademia Maestri Pasticceri Italiani, Associazione Le Soste, Club Richemont Italia, JRE Italia – Jeunes Restaurateurs d’Italia,  Associazione Pizzaiuoli Napoletani Ambasciatori del Gusto.

Il tempo della corresponsabilità si è reso necessaria perché, ormai diversi da giorni i ristoratori, pasticceri, cuochi e tutti coloro che lavorano nel settore dell’enogastronomia e dell’hotellerie si trovano a fare i conti con la chiusura necessaria dei propri locali.

Tutti gli operatori si stanno comportando con grande responsabilità, ma è innegabile che il settore rischi il collasso, non solo ora, ma anche alla ripartenza, quando ci saranno da sostenere spese importanti per garantire un servizio di qualità alla propria clientela. Il comparto, che negli ultimi anni ha fatto da traino all’economia del nostro Paese, diventando anche una voce importante per generare flussi di turisti stranieri, chiede quindi con forza e unito, l’intervento delle istituzioni.

Una visione di insieme che unisce trasversalmente professionalità e competenze, raggiungendo già così un importante risultato, quello di superare gli individualismi e fare rete per supportare la ripartenza. Non meno importante, la volontà di usare questo tempo non solo per chiedere, ma anche per ascoltare tutto il territorio che ogni giorno conosce e vive la ristorazione, e capire quali siano le giuste basi da proporre al Governo per ripartire con il piede giusto.

Con questi obiettivi e queste aspirazioni, è stata lanciata sulla piattaforma Change.org una petizione, proposta da APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani, Cibo di Mezzo, associazione di ristoratori e produttori della zona di Brescia e del Lago di Garda e Ri.Un – Ristoratori Uniti, associazione di ristoratori di recente nascita, sostenuta da importanti associazioni che rappresentano i diversi temi (AMPI, Anp, JRE Italia, Le Soste, Club Richemont), proprio per dare voce a tutti gli operatori del settore.

I punti chiave della petizione, indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono legati sia ad azioni immediate sia alla ripartenza, a partire dalla richiesta di esonero del pagamento di tasse e contributi fino al 30 dicembre, il congelamento delle obbligazioni, la riduzione del 35 % della contribuzione previdenziale sul lavoro subordinato, prevedendo crediti di imposta da utilizzare per nuove assunzioni e/o per l’impiego di lavoratori svantaggiati, la valorizzazione del Made in Italy, la creazione di tavoli di lavoro con distributori e fornitori, la detassazione di straordinari e benefits e molto altro.

L’obiettivo di Il tempo della corresponsabilità è quello di dare voce al settore, permettendo di superare con minori difficoltà il blocco del lavoro attuale, che tutti gli operatori hanno dimostrato di sapere accettare con grande responsabilità.

Se oggi è il momento della responsabilità, domani sarà Il momento della corresponsabilità, in cui il comparto sarà chiamato a ripartire con nuovo slancio, nuove regole, nuove procedure, e il Governo avrà il fondamentale compito di non lasciare allo sbaraglio le difficoltà del settore, e di fornire gli strumenti indispensabili per la ricostruzione di una parte imprescindibile del motore economico dell’intera nazione.

 

 

a cura di Atenaide Arpone