Trattoria, perché è un posto dove mangiare buono e genuino. Solidale, perché in cucina e in sala ci sono persone con disturbi di neurodiversità, e perché i valori alla base del progetto non sono meno importanti della qualità del cibo e del servizio offerti. Del resto, quando una realtà a vocazione no-profit come Consorzio SiR incontra una Startup Innovativa come Food Lifestyle Srl, il risultato non può che essere rivoluzionario.
A cura di Daniela Guaiti
«L’idea è nata dalla collaborazione con Consorzio SiR, braccio operativo di Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) dedicato al recupero di ragazzi con disabilità intellettive» spiega Paolo Barichella, fondatore di Food Lifestyle, «con la volontà di creare un metodo per cui le categorie protette possono trovare un lavoro qualificante. Con l’aiuto degli psicologi si vuole creare una personalizzazione, offrire una professione adatta all’individuo». Non solo: «si tratta di un metodo che porta ai ragazzi a lavorare “a vista”, perché il prodotto, il piatto viene in genere finito in sala, davanti ai clienti. Non più dietro le quinte, ma su un palco, i ragazzi sono spinti a dare il meglio di sé». Una soddisfazione in più, dunque, che si unisce a quella di avere un lavoro vero, qualificato e remunerato.
Ma le novità non si fermano qui: Trattoria Solidale rappresenta un un format di ristorazione replicabile. Se infatti Consorzio SiR è impegnata a garantire la felicità e il futuro dei ragazzi, compito di Food Lifestyle è assicurare la sostenibilità economica attraverso il Sistema Cucina Efficace e la replicabilità del format su altre location. Così, dopo la prima milanese, il modello potrà essere esportato in altri territori. Modello virtuoso per più di una ragione. Accanto ai valori di responsabilità sociale, vede infatti entrare in gioco principi legati alla riqualificazione delle periferie urbane, alla sostenibilità ambientale ed ecologica (oltre che economica) e alla riduzione dello spreco alimentare e degli scarti di lavorazione, grazie al metodo della Cucina Efficace: un metodo basato sulla selezione di materie prime fresche e di alta qualità, cucinate appositamente e subito abbattute. Materie prime che rispondono ad altri valori virtuosi, quali quelli della stagionalità, del chilometro zero e del legame con il territorio. «Selezioniamo un paniere lombardo – racconta Barichella – dove trovano ampio spazio anche i prodotti coltivati nell’orto didattico di Trattoria Solidale». Selezione che porterà in tavola le eccellenze regionali, perché oltre che della solidarietà e dei valori etici, la Trattoria è il luogo della buona tavola.
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