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Inalpi al Dairy Summit con la sua filiera virtuosa

Gli stati generali della filiera lattiero-casearia italiana si sono riuniti il 24 novembre 2020 per la seconda edizione di Dairy Summit, tra loro anche Inalpi

Il Dairy Summit è un evento organizzato dalla rivista Mark Up e nell’edizione 2020 ha messo sotto i riflettori: “Il latte italiano alla sfida della comunicazione di filiera”. La manifestazione ha rappresentato un interessante excursus che ha affrontato molteplici sfaccettature e ha dato voce ai protagonisti della filiera del latte.

Ad aprire i lavori un video messaggio del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali – Teresa Bellanova – che ha voluto sottolineare come la filiera italiana sia ormai divenuta un vero e proprio brand riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Il Ministro ha inoltre sottolineato come sia necessario un lavoro di squadra per attuare tutte quelle buone pratiche che puntano ad un sempre crescente incremento della sostenibilità della filiera affinché diventi un’opportunità e non un costo, un percorso attraverso cui incrementare, la già estremamente elevata, qualità e sicurezza alimentare.

Una qualità e una sicurezza che sono stati due temi-chiave del Dairy Summit e che, come ricordato da Ettore Prandini – Presidente Nazionale Coldiretti – in Italia sono di standard elevatissimi, superiori a moltissimi paesi del mondo ed anche superiori ai paesi della Comunità Europea: in Italia si controlla tutto e si controlla bene. Dobbiamo fare in modo che il modello italiano diventi conosciuto perché siamo un esempio di professionalità e capacità e dobbiamo trovare la strada per evitare incursioni di professionisti improvvisati, lasciando a chi, come nel caso delle torri di polverizzazione Inalpi, conosce in modo profondo la filiera e l’attività.

Ambrogio Invernizzi – Presidente Inalpi SpA – intervenuto alla tavola rotonda del Dairy Summit dal titolo “Dinamiche di filiera e sostenibilità” – ha voluto ricordare come la filiera corta e certificata del latte Inalpi sia nata e cresciuta con alcuni presupposti fondanti. L’eliminazione della guerra di prezzo, con la creazione di un sistema di pagamento del latte alla stalla indicizzato e regolato da un logaritmo creato in collaborazione con l’Università di Piacenza, ha infatti permesso la creazione di un piano di remunerazione chiaro, trasparente, che consente oggi progettualità e pianificazione a tutte le aziende agricole che aderiscono alla filiera. Un sistema regolato inoltre da un rigido protocollo, sottoscritto da ogni conferitore e che stabilisce gli obiettivi da perseguire, attraverso la determinazione di 5 pilastri: attenzione alle risorse idriche, tutela del suolo, benessere animale, qualità della materia prima, tutela dei diritti dei lavoratori e dei diritti umani, sono infatti i cardini a cui tutti gli allevatori della filiera fanno riferimento. Ma la filiera Inalpi è anche sinonimo di crescita per la comunità e il territorio, una filiera che lavora infatti a stretto contatto con i principali atenei italiani, per erogare formazione continua ai propri conferitori, sempre con l’obiettivo di mantenere gli elevati standard che oggi la caratterizzano. A tutto questo, ha ricordato Ambrogio Invernizzi, è stato affiancato un centro di Ricerca&Sviluppo con la creazione di InLab Solutions, il centro ricerca attraverso cui Inalpi sviluppa innovazione di prodotto. Una filiera dunque che cresce, grazie ad una materia prima di alta qualità e alla valorizzazione di prodotto riconosciuta dal cliente finale, una valorizzazione che ha permesso la crescita di questo sistema virtuoso che raggiungerà, con l’arrivo del nuovo anno un nuovo obiettivo: il 29 gennaio 2021 si darà ufficialmente il via alla costruzione della seconda torre di sprayatura Inalpi.