Cambio di rotta verso sistemi alimentari più sostenibili e resilienti nei Paesi del Mediterraneo. La Dieta Mediterranea come risorsa strategica per accelerare l'Agenda 2030 nella Regione: è questo il titolo della terza conferenza mondiale sulla Rivitalizzazione della Dieta Mediterranea, che si svolgerà, dal 28 al 30 settembre prossimi, nel Campus Cosimo Lacirignola del CIHEAM Bari.
Riconoscere la Dieta Mediterranea come un modello alimentare sostenibile, adatto agli stili di vita mediterranei contemporanei, individuando strategie, programmi, progetti e azioni per migliorare la sostenibilità dei sistemi alimentari, arrestare la malnutrizione e il degrado degli ecosistemi, contrastare il cambiamento climatico e fermare il crollo della biodiversità nella Regione, cambiare in meglio i mezzi di sussistenza delle persone sono alcuni dei temi che saranno affrontati da quasi 200 tra esperti e stakeholder internazionali, che si alterneranno, per tre giorni in ventuno sessioni tematiche, allo scopo di sollecitare il cambiamento di rotta dei Sistemi Alimentari Sostenibili nella Regione mediterranea e accelerare l’Agenda 2030.
Verso un’alimentazione più sostenibile
In linea con l’invito all’azione della Dichiarazione di Matera del G20, l’iniziativa ha l’obiettivo di stimolare, dunque, il cambiamento di rotta verso sistemi alimentari più resilienti utilizzando la Dieta Mediterranea come volano per consumo e produzioni sostenibili, attraverso la visione olistica di One-Health, modello concettuale di integrazione tra biologia umana, animale, ambiente e stile di vita.
28 settembre: si apre il meeting
Il meeting sarà aperto il 28 settembre, alle ore 9.30, da Maurizio Raeli, direttore del CIHEAM Bari, Stefano Bronzini, rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Angelo Riccaboni, presidente Fondazione PRIMA, Paolo De Castro, coordinatore dell’Alleanza parlamentare europea contro la fame, Janusz Wojciechowski, commissario per l’Agricoltura della Commissione europea, Placido Plaza, segretario generale del CIHEAM, Nasser Kamel, segretario generale dell’UpM, Maurizio Martina, vice direttore generale della FAO, Antonio Decaro, sindaco di Bari, Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.
Le osservazioni conclusive della sessione di apertura saranno affidate a Mohammed Sadiki, ministro dell’Agricoltura, pesca marittima, sviluppo rurale, acqua e foreste del Marocco e presidente del consiglio di amministrazione del CIHEAM, Mahmoud Elies Hamza, ministro dell’Agricoltura, risorse idriche e pesca della Tunisia.
Atteso anche Luigi Di Maio, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale.
La Dieta Mediterranea in ogni sua espressione
I lavori, articolati in varie sessioni, si concluderanno il 30 settembre.
Su tutti segnaliamo l’appuntamento previsto proprio per il 28 settembre alle ore 18.00. Il tema riguarda tanto i professionisti e gli esperti quanto i consumatori: La ristorazione collettiva come strumento culturale per promuovere la Dieta Mediterranea.
Ad intervenire saranno Roberto Carcangiu, Presidente Associazione Professionale Cuochi Italiani e Direttore Didattico Congusto Gourmet Institute; Sandro Dernini, Presidente Forum in Mediterranean Food Cultures; Lorenzo M. Donini, Direttore Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione Sapienza Università di Roma.
Foto: PxHere
a cura di Redazione Italian Gourmet
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