
Stiamo parlando senza dubbio una delle ricette più rappresentative della cucina italiana, amata in tutto il mondo per la sua semplicità e bontà.
Verrebbe da dire che, in primis per i pizzaioli ma anche per i consumatori, la pizza Margherita non dovrebbe avere segreti.
Nonostante la sua apparente facilità, sono invece molte le curiosità e i dubbi che ruotano attorno a questo piatto. Dalla ricetta originale alla storia, passando per i segreti di un impasto perfetto e i migliori metodi di cottura.
In questo articolo vogliamo mettere in fila le dieci domande più frequenti sui motori di ricerca online. Per fugare ogni definitivo dubbio e scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla pizza Margherita.
Qual è la vera ricetta della pizza Margherita?
La ricetta originale della pizza Margherita segue il disciplinare dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, che stabilisce regole precise sugli ingredienti e sulla preparazione.
L’impasto si ottiene mescolando farina di grano tenero, acqua, sale e lievito di birra fresco, con una lievitazione che può durare dalle 8 alle 24 ore per garantire leggerezza e digeribilità.
Dopo la stesura manuale, l’impasto viene condito con pomodori pelati San Marzano, mozzarella di latte vaccino (o fiordilatte o di bufala campana DOP), basilico fresco e un filo di olio extravergine di oliva.
La cottura tradizionale avviene in forno a legna a una temperatura di circa 480°C per non più di 90 secondi.
Qual è la storia della pizza Margherita?
Vogliamo illustrarvela in breve.
La leggenda narra che sia nata nel 1889, quando il pizzaiolo napoletano Raffaele Esposito fu incaricato di preparare una pizza speciale in onore della regina Margherita di Savoia.
Per l’occasione, Esposito realizzò una pizza con ingredienti che richiamavano i colori della bandiera italiana: il rosso del pomodoro, il bianco della mozzarella e il verde del basilico.
La regina apprezzò così tanto questa creazione che il pizzaiolo decise di dedicarle il nome di questa pizza, che da allora divenne simbolo della tradizione gastronomica italiana.
Quali sono gli ingredienti della pizza Margherita originale?
Per preparare una vera Margherita secondo la tradizione napoletana, è fondamentale innanzitutto utilizzare ingredienti di alta qualità.
Come abbiamo detto la base è fatta con farina di grano tenero, acqua, sale e lievito di birra fresco. Il condimento prevede un po’ più di elasticità: i pomodori pelati San Marzano, il basilico fresco e l’olio extravergine di oliva non si discutono.
Discorso diverso per il formaggio, dove abbiamo l’opzione di variare tra mozzarella di Bufala Campana DOP, il fiordilatte o la mozzarella di latte vaccino.
Come fare la pizza Margherita in casa?
Preparare una buona pizza Margherita in casa è possibile, anche senza un forno a legna.
Il primo passo è realizzare un impasto morbido e ben idratato, lasciandolo lievitare per almeno 8 ore.
Una volta pronto, l’impasto va steso delicatamente con le mani, evitando il mattarello per non compromettere la struttura alveolata.
Dopo aver aggiunto il pomodoro e la mozzarella, la pizza va infornata alla massima temperatura del forno domestico, preferibilmente su una pietra refrattaria o una teglia di ferro per ottenere una cottura più uniforme.
In circa 8-10 minuti la pizza sarà pronta per essere gustata.
Qual è la differenza tra pizza Margherita e pizza napoletana?
La Margherita è una delle varianti della pizza napoletana, che è un termine più generico per indicare lo stile di pizza tipico di Napoli.
La pizza napoletana è caratterizzata da un impasto soffice e ben lievitato, con un cornicione alto e leggermente bruciacchiato, dovuto alla cottura ad altissime temperature.
La Margherita, nello specifico, è la variante con pomodoro, mozzarella e basilico, mentre altre versioni come la Marinara (con pomodoro, aglio e origano) rientrano comunque nella tradizione napoletana.
Quante calorie ha una pizza Margherita?
Il valore calorico di una pizza Margherita varia in base agli ingredienti e alla grandezza della porzione.
In media, una pizza intera di circa 300 grammi contiene tra le 700 e le 900 kcal.
La mozzarella di bufala e l’olio extravergine contribuiscono alla parte lipidica, mentre la base fornisce carboidrati complessi.
Per una versione più leggera, si può ridurre la quantità di mozzarella o optare per il fiordilatte, meno grasso rispetto alla bufala.
Qual è il segreto per un impasto perfetto per la pizza Margherita?
Un impasto perfetto richiede attenzione a diversi fattori.
La lievitazione lunga, tra le 8 e le 24 ore, è fondamentale per ottenere una pizza soffice e digeribile.
La giusta idratazione dell’impasto, con un rapporto acqua-farina tra il 60 e il 70%, garantisce morbidezza ed elasticità.
Infine, la cottura ad alta temperatura è essenziale per una crosta leggera e ben sviluppata: in casa, la soluzione migliore è utilizzare una pietra refrattaria o una teglia di ferro preriscaldata.
Quanto deve cuocere la pizza Margherita nel forno di casa?
L’abbiamo già affrontato nelle domande precedenti ma pare proprio un chiodo fisso degli utenti web.
Evidentemente, anche chi ormai ha ben assimilato la ricetta dell’impasto e del topping, ha ancora qualche dubbio sulla cottura della Margherita. Ripetiamo dunque con chiarezza!
Naturalmente tempistiche e temperature non hanno nulla a che fare con la cottura professionale!
Nel forno domestico, la pizza Margherita va cotta alla massima temperatura possibile, solitamente intorno ai 250°C, per circa 8-10 minuti.
Se si dispone di una pietra refrattaria, è consigliabile preriscaldarla per almeno 30 minuti, in modo da ottenere una base più croccante e una cottura più simile a quella del forno a legna. Per risultati ancora migliori, esistono fornetti domestici specifici che raggiungono temperature più elevate e permettono di cuocere la pizza in meno tempo.
Qual è il miglior tipo di mozzarella per la pizza Margherita?
La scelta della mozzarella influisce molto sul risultato finale della pizza.
La mozzarella di bufala campana DOP è la scelta più tradizionale, grazie alla sua cremosità e al sapore intenso. Tuttavia, contiene più acqua, quindi deve essere ben sgocciolata prima dell’uso per evitare che la pizza diventi troppo umida.
Il fiordilatte, meno acquoso, è invece più adatto alla cottura nei forni domestici, poiché rilascia meno liquido e mantiene meglio la sua consistenza.
Dove si mangia la migliore pizza Margherita in Italia?
Napoli è senza dubbio la capitale della pizza, con alcune delle migliori pizzerie al mondo.
Ma, com’è noto, negli anni ormai la qualità e la proposta della pizza si è evoluta in tutto il Paese. Con eccellenze disseminate davvero in tutta Italia.
Noi non possiamo che suggerirvi di provare la classica Margherita (ma anche qualche versione più creativa) di alcuni dei nostri autori. Vere figure di riferimento del settore: da Diego Vitagliano a Renato Bosco, da Simone Padoan a tanti altri.
Immagini: Pexels
a cura di Redazione Italian Gourmet

La Pizza Napoletana
Diego Vitagliano
Il maestro pizzaiolo napoletano, Diego Vitagliano, per la prima volta ripercorre il suo lavoro di ricerca, la sperimentazione sulle tecniche e sugli impasti alternativi e svela le ricette che gli hanno permesso di aggiudicarsi il titolo di numero uno al mondo.


Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere