L’autunno si sa, è il periodo dell’anno in cui il Tartufo si esprime al meglio ed il Natale è quel momento per condividerlo con chi più si ama.
Per le feste Savini Tartufi porta a tavola tanti prodotti sfiziosi e tartufati per gustare il diamante del bosco all’interno di moltissime ricette, dall’antipasto al dessert senza dimenticare qualche consiglio per trattarlo e conservarlo al meglio.
Savini Tartufi, fa del “tartufo tutto l’anno” la propria filosofia, poiché la sua regione di appartenenza, la Toscana, è l’unica a produrre varie tipologie di tartufo in tutte le stagioni.
I Confanetti regalo firmati Savini Tartufi
Degustato non solo in versione “fresca”, ma anche come ingrediente, Savini Tartufi è riuscito a renderlo protagonista di tante ricette che vanno a comporre una linea di Cofanetti regalo per omaggiare amici e familiari come ad esempio:
I condimenti dolci e salati
Include miele italiano al tartufo, sale al tartufo estivo e salsa del tartufaio. Per creare abbinamenti inusuali, dal dolce al salato, arricchendo il piatto in modo speciale.
Il Forziere
Una grande scorta di prodotti tartufati perfetti per tutte le occasioni. Dal riso al tartufo, alle patatine, dal burro, al sale, passando per salse, tagliolini e pici. Il regalo perfetto per gli amanti della cucina gourmet!
Il Tagliolino coi fiocchi
Ovvero il kit per preparare uno dei piatti cult proposti da Savini Tartufi. E dunque: tagliolini al tartufo, crema con Parmigiano Reggiano e tartufo, affetta tartufi e ricettario per realizzare un piatto da maestro. Un cadeau per gli amanti del buon cibo.
Le Spalmabili
3 creme al tartufo all’interno di una scatola di legno molto evocativa. Crema di carciofi con tartufo, bruschetta con tartufo e pesto al basilico con tartufo. Un regalo ottimo per chi ambisce all’eccellenza.
I Love Truffle
Una serie di prodotti che rendono la cena di Natale o Capodanno ancora più ricercata, dal primo al dessert: i tagliolini al tartufo, burro con tartufo estivo, crema con Parmigiano Reggiano e tartufo, ma anche patatine al tartufo, salsa del tartufaio e le mitiche peschiole.
Tartufo: i consiglio per l’uso di Savini Tartufi
I 4 “no” per portare in tavola un tartufo perfetto
Chi è amante di questa prelibatezza si sarà chiesto molte volte come trattare il tartufo nel modo giusto: numerose sono le ricette che, utilizzando pochissimi grammi di tartufo, consentono di esaltare sapori e creare connubi intensi e travolgenti.
Tuttavia, essendo prodotti molto delicati, basta davvero poco per rovinarli irrimediabilmente!
1. Mai lavarlo e non toccarlo troppo!
Il tartufo soffre molto l’umidità, bisogna perciò stare attenti a non metterlo mai a bagno. Per pulirlo è sufficiente utilizzare uno spazzolino morbido. Essendo un prodotto estremamente delicato e composto per circa l’80% da acqua, perde le sue proprietà facilmente, se stressato eccessivamente.
2. Non abbandonarlo in frigorifero
Il tartufo bianco si conserva fino a 5 giorni, mentre quello nero per circa due settimane. La conservazione ideale è in frigorifero, avvolto nella carta traspirante e preferibilmente all’interno di un contenitore in vetro per evitare che il suo penetrante profumo venga assorbito dagli altri alimenti. Unica accortezza: cambiare la carta tutti i giorni per eliminare l’umidità in eccesso che potrebbe farlo ammuffire. Èperciò preferibile consumarlo velocemente, così da mantenerne inalterato l’inconfondibile sapore e profumo.
3. Non utilizzarlo freddo
Il tartufo sprigiona al meglio tutto il suo aroma grazie al calore delle pietanze a cui viene aggiunto. Meglio, pertanto, toglierlo dal frigorifero almeno un’ora prima di cucinarlo, così da utilizzarlo a temperatura ambiente.
4. Non cuocerlo
Il tartufo bianco, essendo più delicato, non va mai cotto perché perderebbe tutte le caratteristiche che lo rendono tanto gustoso. Si consuma perciò sempre a crudo tagliandolo a lamelle sottilissime con l’apposito affetta-tartufi. Vista l’intensità del suo profumo ne bastano dai 3 ai 5 grammi per aromatizzare piatti caldi e freddi. Il tartufo nero invece sprigiona il suo aroma attraverso un’esposizione più prolungata al calore: per gustarlo al meglio è quindi opportuno tagliarlo con una particolare grattugia multi-lama e passarlo direttamente in padella a fine cottura, scottandolo per 30 secondi senza mai soffriggerlo o rosolarlo.
a cura di Redazione Italian Gourmet per Savini Tartufi
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