La kermesse internazionale del food Made in Italy, in programma a Parma tra il 7 e il 10 maggio, inaugura Cibus Specialty, una selezione di micro-produttori di nicchia, capaci di esaltare raccontare gusti e antiche tradizioni gastronomiche dei territori a un pubblico specializzato di operatori da tutto il mondo.
Il cibo di qualità e le tradizioni gastronomiche rappresentano un veicolo privilegiato di promozione per i territori. Ne è sempre più convinta anche la politica europea.
Non a caso l’UE si è recentemente dotata di un testo unico che, da un lato, protegge commercialmente le IGP e le DOP da prodotti evocativi e fuorvianti, dall’altro attribuisce ai consorzi un ruolo importante e inedito: la responsabilità di guidare e definire percorsi turistici e d’accoglienza ispirati alla scoperta dei prodotti Food&Wine del territorio.
Non solo esperienze dirette o visite a siti di produzione: tra i canali turistici più importanti destinati alla promozione della DOP Economy si sono finora distinti in prima linea gli specialty store e il Fuori Casa. È quindi del tutto plausibile che spetti ancora a loro un ruolo di vetrina dei territori e dei gusti d’eccellenza.
Nasce proprio da queste considerazioni una delle nuove sezioni speciali che animerà l’edizione 2024 di Cibus, in programma alle Fiere di Parma dal 7 al 10 maggio prossimi: il suo nome è Cibus Specialty.
L’area Cibus Specialty, culla della micro-produzioni d’eccellenza
Concepita come una selezione di 27 micro-produttori di nicchia, questa speciale sezione espositiva racconta il mondo dell’eccellenza gastronomica italiana, promuovendo denominazioni d’origine e tante piccole gemme diffuse a livello locale lungo tutto lo stivale, dalla Sicilia al Trentino.
6 le indicazioni geografiche rappresentate, cui si aggiungono ulteriori 2 consorzi di tutela.
Tra le categorie di prodotto rappresentate nell’area, rientrano dairy, ortofrutta, pesce e crostacei, pasta e riso, conserve alimentari, piatti pronti e condimenti, in modo da disegnare un percorso completo, rivolto in maniera bipartisan tanto agli operatori degli specialty store, quanto ai professionisti del segmento fine dining.
Un’area chef guarda all’export
Ognuna delle aziende protagoniste dell’area esprime una spiccata vocazione al racconto dell’eccellenza manifatturiera e del territorio che rappresenta.
Questo aspetto, oltre a impreziosire la fiera con prodotti eccezionali sotto il profilo qualitativo e dello storytelling, sposa in pieno la grande propensione internazionale dell’edizione 2024 di Cibus: in fiera a Parma, infatti, sono attesi 1.500 top buyer del programma Incoming, provenienti da mercati obiettivo simbolo per l’Authentic Italian Food & Beverage.
Su tutti, Stati Uniti e Paesi di lingua araba (fortemente influenzati dall’esplosione del fine dining), ma anche Germania, Spagna, Francia e Regno Unito.
Da segnalare anche il massiccio ritorno in fiera delle delegazioni di buyer e category manager del Sud-est asiatico e dell’Estremo Oriente, entrambi mercati culturalmente molto sensibili alle produzioni di nicchia e alle eccellenze culinarie italiane.
L’appuntamento è perciò fissato al 7 e 10 maggio prossimi, con l’esperienza “gourmand” di Cibus Specialty, una piccola gemma nel panorama dell’Authentic Italian Food&Beverage offerto da Cibus Parma.
a cura di Redazione Italian Gourmet per Cibus
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